Nel primo trimestre 2019 il gruppo La Doria ha riportato un fatturato pari a 183,8 milioni, in crescita del 2,7% su base annua, grazie all’aumento dei volumi venduti.
A cambi costanti, i ricavi sarebbero stati pari a 182,5 milioni (+2%).
In calo invece i margini operativi con l’Ebitda e l’Ebit diminuiti rispettivamente del 6,7% a 11,4 milioni e del 15,9% a 7,8 milioni, in presenza di ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni aumentati del 21,8 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono più che triplicati a 4,3 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto più che dimezzato a 2 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 122 milioni, in aumento di 9,8 milioni rispetto a fine 2018.
La società segnala il 2019 come un anno sfidante a causa di una congiuntura di settore sfavorevole contraddistinta, da una parte, da una dinamica inflattiva per alcune materie prime, dall’altra dal basso livello dei prezzi di vendita per il perdurare della pressione esercitata dalle catene distributive sui fornitori.
Se da un lato la società prevede un aumento dei costi relativi tra l’altro ad alcune materie prime e l’energia, dall’altro lato si attende un incremento dei volumi di vendita e un lieve rialzo dei listini nonché i primi effetti positivi, verso fine anno, degli investimenti avviati nel 2018, che andranno a pieno regime nel 2021.
Negli ultimi mesi del 2019 La Doria prevede segnali di ripresa per effetto della nuova campagna di trasformazione del pomodoro che sarà caratterizzata dalla diminuzione delle scorte del settore, a seguito del calo produttivo nazionale del 2018.
In termini di prezzi dei prodotti della “Linea rossa” è atteso un ritorno a migliori livelli reddituali a partire dagli ultimi mesi dell’anno in corso e, in misura maggiore, dal 2020.
In tale scenario la società continuerà a puntare sull’espansione dei volumi di vendita e sull’esecuzione del Piano quadriennale degli investimenti varato lo scorso anno che prevede un impiego di risorse per oltre 120 milioni fino al 2021.