LVenture, primario operatore di Early Stage Venture Capital che investe in start-up digitali ad elevato potenziale di crescita, ha archiviato il primo trimestre 2019 con ricavi pari a 1,1 milioni (+45% a/a), un margine operativo lordo di 31 mila euro (-118 mila euro nel primo trimestre 2018) e un indebitamento finanziario netto di 1,7 milioni (0,8 milioni al 31 dicembre 2018).
L’andamento dei ricavi è stato sostenuto dalla significativa crescita legata ai servizi di co-working e a quelli erogati alle imprese.
La società prosegue nell’attività di valorizzazione del proprio portafoglio, con particolare riguardo alle start-up di portafoglio considerate “High Potential” o “Star”, che presentano le migliori opportunità di ritorno.
Al 31 marzo 2019, il portafoglio di LVenture comprende partecipazioni in 66 start-up (rispetto alle 64 a fine 2018) e 2 investimenti in acceleratori.
Nel corso dei primi tre mesi del 2019, la società ha definito operazioni di investimento per le quali ha complessivamente erogato 523 mila euro.
Luigi Capello, Ad di LVenture Group, ha commentato: “Il primo trimestre del 2019 si è chiuso per la prima volta con un margine operativo positivo, a conferma degli ottimi risultati. I ricavi sono in continua crescita, così come il nostro business, con effetti positivi sul nostro ecosistema, che ad oggi è uno dei più attivi a livello europeo”.
“Gli investimenti nelle startup di portafoglio proseguono – prosegue Capello – con particolare attenzione alle aziende con maggiori potenzialità, e ci aspettiamo importanti rivalutazioni già a partire da quest’anno”.
“Inoltre, le risorse derivanti dall’aumento di capitale approvato dall’assemblea degli azionisti lo scorso aprile saranno utili per sostenere lo sviluppo internazionale delle nostre startup e della Società stessa, generando valore per i nostri azionisti”, conclude Capello.
Nelle nota emessa, si legge che “in relazione al piano industriale 2019-2022 si osserva che i ricavi al 31 marzo 2019 sono sostanzialmente in linea con quelli previsti dal piano, ed evidenziano un aumento del 45% rispetto ai tre mesi del 2018. Si segnala uno scostamento negativo sia nel margine Ebitda (di 62 mila euro rispetto al piano), sia a livello di risultato netto (di 76 mila euro rispetto al piano)”.