Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a +1,6%, al di sopra del corrispondente indice europeo di confronto (+1,3%).
Il focus degli investitori resta sulle escalation commerciali fra Usa e Cina, dopo che ad inizio ottava quest’ultima ha annunciato l’aumento dei dazi su 60 miliardi di dollari di prodotti americani a partire dal prossimo 1° giugno. Si ricorda che lo scorso venerdì sono entrati in vigore le imposizioni fiscali al 25% su beni made in China per 200 miliardi di dollari e Washington ha minacciato ulteriori imposte su oltre 300 miliardi di importazioni cinesi.
Il presidente americano, Donald Trump, ha comunque affermato che entro 3-4 settimane si saprà se le trattative avranno successo, esprimendo ottimismo.
Nel Ftse Mib ben intonata Salvatore Ferragamo (+2,6%). Ieri sera a mercati chiusi il board ha svelato i risultati del 1Q 2019, chiuso con ricavi consolidati pari a 317 milioni (+4,3% a cambi correnti e tassi costanti) rispetto ai 304 milioni del pari periodo 2018.
Tra le Mid Cap terminano in frazionale rialzo Tod’s (+0,9%) e Brunello Cucinelli (+0,8%).
La migliore della seduta è stata Ovs (+4,6%), che da inizio 2019 ha guadagnato oltre il 52 per cento.
In scia Safilo (+4,1%), fresca di un accordo di licenza decennale eyewear con David Beckham.
In frazionale ascesa Ratti (-0,5%), il cui giro d’affari è salito del 28,9% a 31,8 milioni nel primo trimestre dell’anno in corso.
Lettera su Aeffe (-3,4%). Il 1Q 2019 ha mostrato un miglioramento della redditività, ma un calo degli ordini.
Fanalino di coda Zucchi (-3,9%), che ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi in calo del 5,1% a 17,8 milioni.