Snam – Utile netto in crescita dell’11,4% nel 1Q 2019

Nei primi tre mesi del 2019 il gruppo guidato da Marco Alverà ha registrato ricavi in crescita su base annua del 3,8% a 654 milioni, in linea con il consensus.

Un andamento che ha beneficiato di maggiori ricavi regolati, che da soli rappresentano la quasi totalità del fatturato (+2,6% a 630 milioni), attribuibili essenzialmente al settore trasporto, parzialmente compensati dal settore stoccaggio di gas naturale.

L’incremento dei ricavi non regolati (+50% a 24 milioni) è da attribuirsi principalmente al contributo delle imprese entrate nel perimetro di consolidamento.

La dinamica del fatturato complessivo si riflette a livello di risultati operativi, con l’Ebitda in crescita del 3,8% a 542 milioni, in linea con le stime dei broker.

Andamento confermato anche sull’Ebit, che sale del 3,1% a 366 milioni, risultando superiore dello 0,5% rispetto al consensus, nonostante maggiori ammortamenti e svalutazioni (+5,4% a 176 milioni).

Dal lato dei business, l’incremento dell’Ebit è attribuibile principalmente al settore trasporto di gas naturale (+5,1% a 289 milioni), a seguito dei maggiori ricavi regolati relativi a meccanismi di aggiornamento tariffario riferibili in particolare all’incremento del WACC, passato dal 5,4% al 5,7%.

L’utile operativo dei settori stoccaggio (81 milioni) e rigassificazione (1 milione) risulta sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2018 (rispettivamente 83 milioni e 1 milione).

Il conto economico si chiude con un utile netto di gruppo in aumento dell’11,4% a 283 milioni, superiori del 4,8% rispetto alle stime (270 milioni).

Un incremento che ha beneficiato di minori oneri finanziari netti (-20,8% a 42 milioni), grazie all’ottimizzazione della struttura finanziaria, e di maggiori proventi netti da partecipazioni (+63,2% a 62 milioni), attribuibili principalmente al contributo di Teréga, a seguito del rilascio di un fondo per contenziosi fiscali, e all’ingresso di Senfluga.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 11.234 milioni, in calo di 314 milioni rispetto al dato di fine dicembre 2018. Il valore risulta inferiore anche al consensus per 170 milioni. L’effetto della prima applicazione dell’IFRS 16 (contratti di leasing) è pari a un maggior debito per 22 milioni.

Gli investimenti tecnici salgono del 6,4% a 166 milioni e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (140 milioni di euro) e stoccaggio (24 milioni di euro).

Gli investimenti relativi a Snamtec, il nuovo progetto lanciato da Snam orientato all’innovazione e alla transizione energetica, nel periodo in esame ammontano a 25 milioni.