I rialzi registrati nelle ultime cinque sedute ha consentito alle quotazioni dei titoli della multi-utility bolognese di ritornare a ridosso della resistenza statica posizionata a 3,306 euro, nonché massimo del 2019.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe consentire ai corsi delle azioni Hera di riprendere il trend rialzista di medio periodo e di puntare con decisione verso il record storico del 30 aprile del 2007 a quota 3,432 euro. Al di sopra di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano entrerebbero in territori inesplorati, con gli obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili in prossimità di cifre tonde: primo target a 3,50 euro e secondo a quota 3,60 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Hera potrebbe essere accantonato, al contrario, nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 3,204 euro, dato che in questo caso si potrebbe assistere a una discesa in direzione del successivo supporto individuabile a 3,112 euro. Soltanto la rottura al ribasso di questo livello, provocando il deterioramento del quadro grafico di medio periodo, potrebbe spingere le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata emiliano-romagnola verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 3,018 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 2,946 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Hera è pari al +23,4% (-31,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,50 euro, con un potenziale rialzista del 6,6 per cento.
Prezzo di riferimento: 3,284 euro
+9,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,60 euro;
+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,50 euro;
+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,432 euro;
+0,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,306 euro;
-2,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,204 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,112 euro;
-8,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,018 euro;
-10,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,946 euro.