Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi 2019 con ricavi in aumento del 21% a 84 milioni, grazie alla crescita double digit sia del settore Medicale che Industriale. La marginalità ha parzialmente risentito di un mix meno favorevole e dell’incremento dei costi, evidenziando una crescita dell’Ebit del 7,1% a 5,7 milioni. L’utile ante imposte è aumentato del 39% a 6,4 milioni, grazie al miglioramento della gestione finanziaria. Confermata la guidance 2019.
El.En ha diffuso ieri i risultati relativi al primo trimestre 2019 che hanno evidenziato il proseguimento del trend di crescita del fatturato, mentre la lieve flessione della marginalità riflette l’espansione in segmenti a minore redditività.
I ricavi sono aumentati del 20,6% a 84 milioni, grazie al progresso double digit e pari a circa il 20% di entrambi i settori in cui opera il gruppo, Medicale e Industriale.
A livello geografico l’incremento più significativo si registra nel Resto del Mondo, a conferma di una sempre maggiore internazionalizzazione del gruppo, con una crescita di circa il 23% a 51,8 milioni.
Bene anche l’Europa dove si evidenzia un incremento delle vendite del 18% a 16,5 milioni, mentre l’Italia ha registrato un +15,9% a 15,5 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, la leggera flessione della marginalità è riconducibile alla forte performance in segmenti a minor redditività quali il taglio lamiera in Cina (+37%), oltre alla riduzione del fatturato del Monna Lisa Touch.
Il trimestre presenta inoltre un consistente volume di spese di ricerca e sviluppo, con maggiori spese per il personale e per oneri operativi, finalizzate al mantenimento e consolidamento della crescita del gruppo.
L’Ebitda è aumentato del 19,5% a 7,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato sostanzialmente stabile al 9,2%, mentre l’Ebit ha segnato un +7,1% a 5,7 milioni con una ros al 6,8% (-90 punti base) dopo maggiori ammortamenti.
L’utile ante imposte è cresciuto del 39,1% a 6,4 milioni, grazie al miglioramento della gestione finanziaria passata da un saldo negativo di 0,7 milioni nel primo trimestre 2018 a uno positivo di 0,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta si è attestata a 61,1 milioni, in calo rispetto ai 62,5 milioni al 31 dicembre 2018. L’adozione del principio contabile IFRS 16 ha comportato una riduzione della Posizione finanziaria netta per 4,5 milioni, pertanto nel trimestre il gruppo ha effettivamente migliorato di circa 3,1 milioni la PFN.
Infine, alla luce del buon inizio dell’anno, il management ha confermato la guidance 2019 prevedendo di poter realizzare una crescita del fatturato superiore al 10%, con un miglioramento del risultato operativo rispetto allo scorso esercizio.