Generali ha chiuso il primo trimestre 2019 con premi lordi pari a 18,9 miliardi (+6,6% a/a). Il risultato operativo è salito a 1,3 miliardi (+6,9% su base annua), mentre l’utile netto di pertinenza del gruppo ha toccato 744 milioni (+28,1% rispetto al primo trimestre 2018). Positivo il contributo sia del ramo vita sia del segmento danni.
“I risultati del primo trimestre confermano le ottime performance in termini di redditività e solidità patrimoniale del gruppo. Prosegue lo sviluppo dei volumi, come dimostra la crescita della raccolta netta vita, degli asset under management e dei premi complessivi. Il focus sulla generazione di valore è testimoniato da un combined ratio e una redditività della nuova produzione vita sempre a livelli di eccellenza”.
È con queste parole che Cristiano Borean, Group Cfo di Generali, ha commentato i risultati del 2018.
“Il risultato netto, anche senza tener conto del positivo contributo delle dismissioni, evidenzia una forte crescita. Questi risultati dimostrano l’ottimo avvio dell’esecuzione della strategia Generali 2021, annunciata nel novembre 2018”, ha aggiunto il manager.
La raccolta premi lordi, nel primo trimestre 2019, è salita a di 18,9 miliardi (+6,6% rispetto al periodo di confronto). Positivo il contributo sia del ramo vita sia del segmento danni.
Il ramo vita ha registrato premi pari a 12,5 miliardi (+8,5% a/a), grazie allo sviluppo delle polizze risparmio (+18,4% su base annua) e alla crescita di quelle puro rischio e malattia (+6,5% rispetto al primo trimestre 2018). Il calo dei premi unit-linked (-12% rispetto ai primi tre mesi del 2018) ha scontato l’effetto mercati dell’ultima parte dello scorso anno.
Il ramo danni ha riportato premi totali per 6,4 miliardi (+3,1% a/a). La crescita è stata supportata sia dal ramo auto (+2,7% su base annua), sia da quello non auto (+3,6% rispetto al periodo di confronto). Il Combined ratio si è attestato al 91,5% (+0,1% rispetto al primo trimestre 2018), con il minori impatti legati ai sinistri catastrofali assorbiti dalle maggiori spese.
Il risultato operativo è salito a 1,3 miliardi (+6,9% rispetto ai primi tre mesi del 2018). Il ramo danni ha registrato un risultato operativo di 804 milioni (+5,1% a/a), mentre nel segmento vita è cresciuto a 548 milioni (+3,7% su base annua). L’asset management ha apportato 71 milioni (+4,7% rispetto al primo trimestre 2018), con le masse salite a 520 miliardi (+6,5% rispetto a fine 2018).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di pertinenza del gruppo di 744 milioni (+28,1% rispetto ai primi tre mesi del 2018), includendo anche di 128 milioni derivanti dalla vendita delle attività in Belgio e del risultato netto del trimestre di Generali Leben (Germania), la cui dismissione si è perfezionata il 30 aprile scorso.
Al netto di queste componenti, l’utile netto si sarebbe attestato a 616 milioni (+6% su base annua).
Dal lato patrimoniale, a fine marzo il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo ammonta a 26,3 miliardi (23,6 miliardi al 31 dicembre 2018).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 marzo 2019 il Regulatory Solvency ratio è pari al 207% (216% a fine 2018). Il calo da inizio anno è largamente derivante dal recepimento atteso di cambiamenti regolamentari.