Analisi Tecnica – Unipol: quadro grafico di breve periodo deteriorato

Lo scivolone registrato nella seduta odierna ha bruscamente riportato le quotazioni dei titoli del gruppo finanziario a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 4,401 euro. Una discesa che, comunque, deve essere inquadrata all’interno di un movimento ribassista di breve periodo, avviato lo scorso 5 aprile a partire dal massimo del 2019 a quota 4,668 euro.

Il cedimento del supporto dinamico a 4,401 euro, confermato dalla rottura al ribasso del supporto statico posto a 4,336 euro, potrebbe così spingere i corsi delle azioni Unipol anche al di sotto della trendline rialzista di medio periodo, con il successivo livello da monitorare individuabile a 4,18 euro. Nel caso di discesa al di sotto di questo livello, gli obiettivi ribassisti di breve periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Cimbri sono  posizionabili a 4,048 euro prima e a quota 3,939 euro in seguito.

L’attuale pressione ribassista potrebbe diminuire sensibilmente sui corsi delle azioni Unipol soltanto nel caso di breakout di una prima resistenza, statica e dinamica, individuabile a 4,544 euro, dato che in questo scenario si potrebbe ipotizzare un allungo in direzione della successiva barriera posizionabile a 4,668 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, del sopracitato massimo dell’anno potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo bolognese di mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 4,78 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 4,839 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Unipol è pari al +25,8% (-10% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 7 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 5,00 euro, con un potenziale rialzista del 13 per cento.

Prezzo di riferimento: 4,425 euro

 

+9,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 4,839 euro;

+8,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 4,78 euro;

+5,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 4,668 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 4,554 euro;

 

-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 4,336 euro;

-5,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 4,18 euro;

-8,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 4,048 euro;

-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 3,939 euro.