La Bce concede più tempo ai commissari di Carige per trovare una soluzione per l’istituto di credito, dopo il dietrofront di BlackRock.
La scadenza, prevista per oggi, è infatti venuta meno per il ritiro del fondo Usa, e quindi l’istituto centrale di Francoforte ha deciso di concedere ai vertici dell’istituto ligure qualche settimana, per poi tornare a riferire sugli sviluppi nelle prossime settimane.
La Bce vuole quindi tenere monitorata la situazione e vuole che i commissari, la cui scadenza è fissata per il prossimo 30 settembre, si muovano con la velocità coerente alla situazione.
Secondo quanto riportato da fondi di stampa, il Meccanismo di Vigilanza Bancaria Unico europeo (Single Supervisory Mechanism), riunitosi ieri a Lisbona, avrebbe preso atto della vicenda dando un po’ di respiro a Carige per vedere se i colloqui in corso con alcuni fondi di private equity, si fa il nome di Blackstone e Warburg Pincus, porteranno a un progetto concreto.
Al nuovo piano potrebbe partecipare anche lo Schema Volontario del Fitd, che in presenza di una cordata con un capofila privato potrebbe decidere di convertire il proprio prestito da 318 milioni.
E a cui potrebbe aderire anche la famiglia Malacalza che ieri in un comunicato ha dichiarato di essere favorevole a sostenere soluzioni private, che tutelino, “al tempo stesso, il ruolo della banca sul territorio” e tengano “nella dovuta considerazione l’impegno di tutti gli azionisti che la hanno sostenuta con ripetute iniezioni di capitale”.
Il fabbisogno di capitale della banca, secondo le indiscrezioni circolate riguardo la possibile offerta di BlackRock, sarebbe di circa 720-750 milioni. Contando il sostegno del veicolo delle banche, peri a 318 milioni, fondi e famiglia Malacalza dovrebbero supportare un investimento di circa 400-430 milioni.