I ricavi di Esprinet nel primo trimestre sono stati pari 875,5 milioni, in aumento del 12% rispetto ai 781,3 milioni realizzati nel primo trimestre 2018.
In Italia il fatturato è risultato pari a 596,8 milioni in progresso dell’11% rispetto ai 535,5 milioni dell’analogo periodo del 2018, mentre in Spagna si è attestato a 290,9 milioni, in crescita del 13% rispetto ai 258,2 milioni del primo trimestre 2018.
L’Ebit, pari a 6,7 milioni, ha registrato un incremento del 24,1%, con un’incidenza sui ricavi aumentata dallo 0,7% allo 0,8%, per effetto sia dei maggiori ricavi realizzati che di un miglioramento dell’incidenza dei costi operativi.
In Italia l’Ebit è stato pari a 4,8 milioni, in aumento del 58% rispetto al medesimo periodo del 2018 principalmente in conseguenza dell’incremento del fatturato, mentre in Spagna, pari a 2 milioni è risultato in calo di 0,3 milioni (-11%) rispetto al valore registrato nel primo trimestre 2018
L’utile prima delle imposte pari a 4,2 milioni, ha presentato una flessione dell’8,7% rispetto al primo trimestre 2018. La variazione positiva dell’Ebit è stata compensata dal peggioramento di 1,9 milioni negli oneri finanziari, che nel primo trimestre 2019 comprendono 1 milione di interessi passivi sulla contabilizzazione dei debiti finanziari per leasing derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16.
Senza considerare il suddetto effetto l’utile ante imposte pari a 4,8 milioni è aumentato del 2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il peggioramento degli oneri finanziari risulta inoltre influenzato dal differenziale negativo della gestione cambi.
L’utile netto è pari a 2,9 milioni, in riduzione del -14% rispetto al primo trimestre 2018. Escludendo dal periodo corrente gli effetti che scaturiscono dall’applicazione del principio IFRS 16 l’utile netto consolidato risulta pari a 3,4 milioni in flessione del -1% rispetto al primo trimestre 2018.
Il Patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2019 ammontava a 347,0 milioni, in aumento di 4,1 milioni rispetto a 342,9 milioni al 31 dicembre 2018.
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2019, negativa per 188,1 milioni, si confronta conliquidità pari a 230,2 milioni al 31 dicembre 2018.
Il dato non include gli effetti derivanti dall’applicazione del nuovo principio IFRS 16, pari a 78,4 milioni.
Il peggioramento della posizione finanziaria netta principalmente si riconnette all’andamento del livello del capitale circolante puntuale al 31 marzo 2019 che risulta influenzato da fattori stagionali, tecnici questi ultimi in gran parte estranei all’andamento dei livelli medi dello stesso circolante oltre che dal grado di utilizzo dei programmi di factoring “pro soluto” e di cartolarizzazione dei crediti commerciali.
Il secondo trimestre del 2019 si è aperto con volumi in forte crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, sia in Italia che in Spagna, nonostante l’implementazione di azioni dirette al miglioramento del ritorno su capitale investito specialmente in alcune combinazioni di prodotto-cliente soprattutto in ambito “retail”.
Il continuo aumento del peso del canale distributivo all’interno dei modelli di vendita dei produttori sta più che bilanciando una certa debolezza della domanda finale di tecnologia.
Il gruppo inoltre sta beneficiando di recuperi di market share conseguenti sia alle azioni di miglioramento del livello di servizio alla clientela sia di una minor pressione competitiva.