Telecom Italia – Ricavi -4,6% ed Ebitda stabile nel 1Q 2019

Il primo trimestre del 2019 si è chiuso per Telecom Italia con ricavi in calo del 4,6% da 4,5 miliardi dei primi tre mesi del 2018 a 4,5 miliardi.

La decrescita è imputabile al segmento Consumer, il cui fatturato scende del 6,2% a/a da 1,8 miliardi a 1,7 miliardi a causa del mutato contesto competitivo e regolatorio (ingresso quarto operatore, ripristino della tariffazione a 30 giorni) che ha penalizzato soprattutto il Mobile per 104 milioni, al segmento International wholesale per la cessazione di contratti a bassa marginalità (effetto negativo per 55 milioni) e alla Business Unit Brasile, i cui ricavi scendono da 1,03 miliardi a 979 milioni penalizzati da un effetto cambio negativo per 70 milioni.

I dati confrontabili del 2019 si riferiscono a grandezze esposte utilizzando i medesimi principi contabili utilizzati nel 2018.

Più stabile e sempre intorno agli 1,8 miliardi l’Ebitda che beneficia di minori oneri non ricorrenti derivanti da contenziosi regolatori (34 milioni nel trimestre appena conclusa e 95 milioni nell’analogo periodo del 2018).

In particolare, l’Ebitda della Business Unit Domestic rimane sugli 1,45 miliardi mentre quello della Business Unit Brasile scende dell’1,7% a/a da 353 milioni a 347 milioni.

L’Ebit, invece, scende del 7,4% a/a da 740 milioni a 684 milioni a causa della performance di entrambe le business units: il Domestic passa da 615 milioni a 581 milioni mentre il Brasile scende da 131 milioni a 107 milioni.

Infine, grazie alla migliore gestione finanziaria (-349 milioni nei primi tre mesi del 2018 e -331 milioni nel trimestre appena concluso) e al minor carico fiscale (da 156 milioni a 128 milioni), l’utile netto è risultato pari a 226 milioni, in diminuzione del 3,8% rispetto ai 235 milioni dell’analogo periodo del 2018.

Al 31 marzo 2019, l’equity era pari a 21,8 miliardi (21,7 miliardi al 31 dicembre 2018) mentre l’indebitamento finanziario netto si attestava a 27,4 miliardi (27,1 miliardi al 31 dicembre 2018).

Il management ha confermato la guidance aggiornandola per riflettere gli standard contabili IFRS 9/15/16.