Il mancato superamento della trendline discendente di breve periodo ha nuovamente spinto le quotazioni dei titoli del gruppo attivo principalmente nella raffinazione del petrolio a contatto del fondamentale supporto statico posizionato a 1,375 euro. Fondamentale perché lo scorso 13 maggio questo livello non soltanto aveva bloccato l’ultima gamba del movimento ribassista avviato alla fine dell’agosto dello scorso anno, ma aveva anche consentito un deciso rimbalzo che poi si è esaurito sulla resistenza statica posizionata a 1,523 euro.
Un nuova tenuta di quota 1,375 euro potrebbe così favorire un nuovo colpo di reni delle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Dario Scaffardi verso una prima resistenza statica posizionata a 1,447 euro, al di sopra della quale la successiva barriera da monitorare è individuabile a 1,485 euro. Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza statica, ma anche dinamica (trendline discendente di breve periodo), potrebbe poi consentire un’accelerazione dei corsi delle azioni Saras verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 1,523 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 1,564 euro.
Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto del sopracitato supporto statico posizionato a 1,375 euro, al contrario, potrebbe aumentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Moratti che potrebbero così scivolare verso il successivo supporto individuabile a 1,33 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, la ripresa del trend ribassista potrebbe spingere i corsi delle azioni Saras verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 1,30 euro prima e a quota 1,264 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Saras è pari al -18,7% (-15,6% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,03 euro, con un potenziale rialzista del 47,6 per cento.
Prezzo di riferimento: 1,375 euro
+13,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,564 euro;
+10,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,523 euro;
+8,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,485 euro;
+5,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,447 euro;
-0,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,375 euro;
-3,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,330 euro;
-5,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,300 euro;
-8,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,264 euro.