Analisi tecnica – Pirelli: possibile una nuova accelerazione del trend ribassista

Il gap down aperto questa mattina ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo che produce pneumatici di alta gamma al di sotto del precedente minimo assoluto dello scorso 3 gennaio a 5,368 euro, toccando nel corso del pomeriggio quota 5,304 euro, cioè il nuovo bottom storico dal ritorno in Borsa del 4 ottobre del 2017.

Un’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe implicare una nuova accelerazione dell’attuale trend discendente per i corsi delle azioni Pirelli che entrerebbero così in territori inesplorati. In assenza di precedenti riferimenti, in questi casi si prendono in considerazione cifre tonde come livelli chiave con 5,15 euro individuabile pertanto come successivo supporto, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti di breve periodo sono individuabili a 5 euro prima e a quota 4,85 euro in seguito.

L’attuale pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera, al contrario, potrebbe diminuire sensibilmente nel caso di superamento del massimo intraday di oggi a 5,40 euro, dato che in questo scenario ci potrebbe essere la possibilità di chiudere il gap down di oggi e di puntare verso la successiva barriera individuabile a 5,496 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza, implicando il miglioramento del quadro grafico di breve (a neutrale dal precedente negativo), potrebbe poi permettere ai corsi delle azioni Pirelli di spingersi fino a un primo obiettivo rialzista individuabile a 5,664 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a  quota 5,75 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Pirelli è pari al -4,3% (-22,6% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 19 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 6,81 euro, con un potenziale rialzista del 26,8 per cento.

Prezzo di riferimento: 5,37 euro

+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 5,75 euro;

+5,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 5,664 euro;

+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 5,496 euro;

+0,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 5,40 euro;

-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 5,304 euro;

-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 5,15 euro;

-6,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,00 euro;