Comparto bancario ancora in rosso a Piazza Affari. Intorno alle 10:40 il Ftse Italia Banche registra un calo dell’1,6%, muovendosi sulla falsariga degli ultimi giorni.
Le performance risente della risalita spread Btp-Bund in area 275 pb dopo che ieri era sceso fino a 271 pb (fonte Mts Markets), con gli investitori che restano preoccupati sulla tenuta futura dei conti pubblici italiani.
Le nuove proiezioni sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica da parte dell’Ocse per il 2019 hanno leggermente aumentato da -0,2% a 0% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è previsto al 2,5% e il rapporto debito/Pil al 134,1 per cento. L’Istat, invece, ha ridotto le proiezioni di crescita per l’anno in corso dall’1,3% allo 0,3 per cento.
Nonostante le divergenze all’interno del Governo, i due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, continuano a ribadire che l’esecutivo andrà avanti altri quattro anni, mentre il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, continua a rassicurare sulla sostenibilità del bilancio pubblico.
“Quel che si dice è che la crescita sarà superiore alle nostre stime. Io sono ottimista”, ha affermato l’inquino del Tesoro. Nel Def varato dal Governo è previsto per quest’anno un +0,2 per cento.
Ad accentuare ulteriormente la situazione contribuiscono le incertezze legate all’esito delle elezioni europee, che partiranno oggi e si concluderanno domenica, e i timori legati al rallentamento della crescita globale, a causa soprattutto della guerra commerciale Usa-Cina.
Lettera su tutti i titoli del Ftse Mib, con Ubi (-1,4% a 2,31 euro), Banco Bpm (-1,3% a 1,66 euro), Intesa Sanpaolo (-1,7% a 1,91 euro) Mediobanca (-1,4% a 8,58 euro), UniCredit (-1,3% a 10,10 euro) e Bper (-1,1% a 3,51 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Mps (-1,7% a 1,11 euro), Credem (-1,2% a 4,46 euro), Creval (-2,2% a 0,0621 euro) e Popolare Sondrio (-1,6% a 2,04 euro).