“Non è stato fissato il tempo. Si è genericamente parlato di qualche settimana. Io credo che in quattro o cinque settimane qualcosa accadrà”.
È quanto ha affermato durante un evento, come riportato dalla stampa, Salvatore Maccarone, presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), parlando a proposito della situazione di Carige, di cui lo Schema Volontario dello stesso Fitd ha sottoscritto a fine novembre 2018 un bond subordinato da 320 milioni.
Maccarone è poi tornato sul ritiro di BlackRock, affermando che “a un certo punto c’è stata una certa turbolenza sindacale. Potrebbe essere stato questo ad aver indotto” il fondo a sfilarsi dalla partita sulla banca ligure “perché altre ragioni attinenti alla banca non mi sembrano possibili. Stavamo li da due mesi”.
Tuttavia, Maccarone si è detto “ottimista” riguardo al salvataggio di Carige, poiché “dopo BlackRock ci sono altri commensali al tavolo. Noi in questo momento siamo in attesa. Il nostro compito lo abbiamo fatto a novembre. Abbiamo sottoscritto quel prestito obbligazionario. liì, a disposizione di un’operazione che sarà fatta con qualcuno. Questo” partner “sarebbe dovuto essere Blackrock ma poi le strade si sono separate per ragioni ancora non note. Ci sono i fondi, d’altra parte, vedremo”.
In merito agli ultimi rumor circolati circa una possibile liquidazione della banca, il presidente del Fitd ha affermato: “Parlare ora di liquidazione è un nonsense. Io non ho nessuna consapevolezza né informazione. Nè idea che questo sia vero, cosa che tra l’altro e’ stata smentita dalla Bce. La liquidazione è verosimile quanto il ritorno in bonis, è una delle possibili soluzioni. Maccarone ha poi spiegato che si continua sulla strada della “soluzione privata”.
Il presidente del Fitd ha fatto poi presente che “il problema degli azionisti attuali di Carige va risolto perché se loro non votano (l’aumento di capitale) l’operazione non si fa. Per fare un aumento di capitale ci vuole un’assemblea che lo deliberi”.
Maccarone ha specificato che non ha incontrato nessun altro potenziale operatore interessato alla banca e che, in caso di liquidazione, il bond svanirebbe.