Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un leggero calo dello 0,3% e in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (+0,8%), risentendo dalla seduta sottotono del comparto bancario (-1,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,6%).
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche, con i dubbi che la fanno da padrone sul proseguimento dei colloqui.
Nel corso della mattina ha parlato a un convegno il presidente della Bce, Mario Draghi, rimarcando all’Eurozona di superare l’attuale stallo su alcune tematiche fondamentali, tra cui il completamento dell’unione bancaria e l’approfondimento del coordinamento della politica fiscale, mentre non ha fornito nessun dettaglio riguardo al programma di operazioni Tltro.
In merito all’Italia, le nuove stime sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica da parte dell’Ocse per il 2019 hanno lievemente rivisto al rialzo da -0,2% a 0% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è previsto al 2,5% e il rapporto debito/Pil al 134,1 per cento.
Nonostante gli scontri dentro l’esecutivo, i due vice presidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, proseguono nel dichiarare che il Governo durerà altri quattro anni, mentre l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, prosegue nel tranquillizzare sulla sostenibilità del bilancio pubblico.
L’andamento negativo del comparto bancario ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib resistono Azimut (0,0%), su cui Fitch ha confermato il rating di lungo termine della società a ‘BBB’, mentre ha abbassato il rating di breve termine a ‘F3’, e Banca Generali (0,0%), che presenta notevoli opportunità di crescita.
Tra le Mid Cap tornano le vendite su Banca Ifis (-1,1%), nonostante l’azionista di maggioranza abbia dimostrato di avere fiducia sul futuro della banca. Sottotono Cerved (-0,5%), con la società che presenta interessanti potenzialità di sviluppo.
In terreno positivo doBank (+0,2%), che è più vicina la revoca della licenza bancaria e si appresta ad acquistare alti 1,5 miliardi di Npl.
Ancora acquisti su Nexi (+0,6%). che continua il trend positivo, dopo che la società ha confermato la guidance dopo la pubblicazione della trimestrale.
Tra le Small Cap si interrompe il trend positivo di Banca Intermobiliare (-0,3%), con il management che potrebbe valutare anche operazioni straordinarie. Tiene illimity (+0,1%), che nei giorni scorsi ha siglato una partnership con Raisin.