Prove di rimonta per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 11:15 il Ftse Italia Banche registra un guadagno dell’1,7%, dopo le sedute in rosso degli ultimi giorni.
L’andamento beneficia del restringimento dello spread Btp-Bund in area 270 pb dopo che ieri era risalito fino a 280 pb (fonte Mts Markets), con gli investitori che restano comunque focalizzati sulla tenuta futura dei conti pubblici italiani.
Le nuove proiezioni sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica da parte dell’Ocse per il 2019 hanno leggermente aumentato da -0,2% a 0% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è previsto al 2,5% e il rapporto debito/Pil al 134,1 per cento. L’Istat, invece, ha ridotto le proiezioni di crescita per l’anno in corso dall’1,3% allo 0,3 per cento.
Nonostante le divergenze all’interno del Governo, i due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, continuano a ribadire che l’esecutivo andrà avanti altri quattro anni, mentre il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, continua a rassicurare sulla sostenibilità del bilancio pubblico.
“Quel che si dice è che la crescita sarà superiore alle nostre stime. Io sono ottimista”, ha affermato l’inquino del Tesoro. Nel Def varato dal Governo è previsto per quest’anno un +0,2 per cento.
Ad innescare ulteriormente le vendite negli ultimi giorni hanno contribuito le incertezze legate all’esito delle elezioni europee, partite ieri e che si concluderanno domenica, e i timori legati al rallentamento della crescita globale, a causa soprattutto della guerra commerciale Usa-Cina, e le incertezze sulla Brexit.
In risalita tutti i titoli del Ftse Mib, con Ubi (+3,2% a 2,39 euro), Banco Bpm (+2,3% a 1,69 euro), UniCredit (+2,3% a 10,36 euro) Intesa Sanpaolo (+1,5% a 1,93 euro), Bper (+1,6% a 3,55 euro) e Mediobanca (+0,7% a 8,66 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Mps (+2,3% a 1,12 euro), Credem (+1,6% a 4,48 euro), Creval (+1,4% a 0,0631 euro) e Popolare Sondrio (+1,6% a 2,08 euro).