Garofalo HC – Crescono i ricavi (+9,1%) nel 1Q 2019

Sulla base dei dati preliminari, nel primo trimestre 2019 il gruppo Garofalo Health Care ha riportato ricavi pari a 43,5 milioni, in crescita del 9,1% su base annua.

Una dinamica che ha beneficiato del contributo della componente organica (+2,2%) e della componente M&A (+6,9% in relazione all’acquisizione del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma effettuata nello scorso mese di febbraio).

L’Operating Ebitda Adjusted, rettificato di costi straordinari per circa 0,6 milioni sostenuti sia per la suddetta acquisizione sia per rilevare le ulteriori quote di minoranza di Casa di Cura Prof. Nobili, si è attestato a 9,2 milioni, in aumento dell’11% su base annua. Un incremento riconducibile sia alla componente organica (+2%) che all’M&A (+9%). Il relativo margine è salito al 21,3% dal 20,9% del primo trimestre 2018.

Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si è attestata a 6,6 milioni in calo di 40,7 milioni rispetto a fine 2018 mentre al netto dell’IFRS 16 si sarebbe fissata a 17,1 milioni, in diminuzione di 30,2 milioni.

Tale dinamica riflette esborsi relativi a operazioni di M&A (circa 20,2 milioni), a componenti non ricorrenti legate ai costi one-off sostenuti per la realizzazione delle operazioni di M&A (circa 0,6 milioni) e al progetto di ampliamento del Gruppo Fides relativo all’operazione “ex-Scuola” a Genova (circa 0,8 milioni), nonché alla variazione di perimetro a seguito dell’ingresso nel gruppo, a partire dallo scorso mese di febbraio, del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma (la cui pfn al 31 marzo 2019 era pari a circa 7,8 milioni).

Maria Laura Garofalo, AD di Garofalo Health Care, ha espresso “grande soddisfazione per i risultati della trimestrale che confermano l’importante trend di crescita registrato, sia in termini di fatturato che di Ebitda; valori che recepiscono gli effetti di un’eccellente crescita organica oltre che gli esiti dell’acquisizione del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, perfezionata il 5 febbraio 2019. Struttura che, nei due mesi di consolidamento, ha prodotto ricavi per 2,7 milioni e un Ebitda di 0,7 milioni, con un incremento di circa il 10% rispetto al precedente esercizio; fatto che porta il moltiplicatore acquisitivo al di sotto di 8x l’Ebitda”.

E aggiunge: “In questa direzione, l’impegno preso con gli azionisti si è peraltro ulteriormente confermato con l’acquisizione, perfezionata il 6 maggio scorso, degli Ospedali Privati Riuniti di Bologna, con un fatturato 2018 di 27,4 milioni. Operazione che, grazie alle sinergie e ai significativi efficientamenti stimati in sede di due diligence e già avviati dal giorno successivo al closing, alcuni dei quali con effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2019, potrebbero portare, entro 12 mesi, l’Ebitda margin ad oltre il 20%”.