Il Cda di Imvest ha approvato i conti del 2018, chiuso con un valore della produzione di 0,9 milioni, in calo del 60,5% rispetto ai 2,4 milioni del 2017.
Un andamento influenzato dal nuovo management con il riposizionamento delle linee di business che ha comportato dismissioni a favore di riqualificazione di immobili, i cui risultati sono attesi nel primo semestre del 2019.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda cambia segno e diventa negativo per 0,4 milioni (Ebitda positivo per 1,1 milioni nel 2017).
I maggiori ammortamenti e svalutazioni hanno influenzato poi il risultato operativo, in rosso per 1,4 milioni (positivo per 1,1 milioni nel 2017).
Tra gli accantonamenti si segnala l’accantonamento a fondo svalutazione crediti commerciali per 1 milione, riferito a canoni di locazione non riscossi, e l’accantonamento a fondo svalutazione crediti per 0,2 milioni, operato dalla Capogruppo, riguardante il credito per la cessione della partecipazione detenuta in Barcaccia 2000.
Il risultato ante imposte, negativo per 2,3 milioni (utile di 0,4 milioni nel 2017), è stato influenzato infine dalla rettifica di valore di 0,7 milioni operata sul valore di un immobile detenuto dalla controllata MC Real Estate.
Il conto economico si è chiuso con una perdita netta di 2,4 milioni (utile di 0,3 milioni nel 2017).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2018 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 1.814 mila euro, in leggero calo rispetto ai 1.855 mila euro di fine 2017.
Nel 2018 il gruppo ha incentrato le proprie attività sull’implementazione di nuove opportunità di sviluppo, attraverso l’acquisizione di immobili destinati ad interventi di riqualificazione e commercializzazione, i cui risultati potranno riflettersi nel 2019.
Nell’anno in corso la società ha ampliato il proprio business sullo sviluppo di iniziative immobiliari su pacchetti di NPL bancari.
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