La situazione patrimoniale di Mps e la liquidità rimangono solide e in linea con gli impegni presi con la Bce, ma i target del piano potrebbero dover essere rivisti a causa del rallentamento dell’economia che ha cambiato lo scenario di fondo in cui la banca di trova ad operare.
Questo in sintesi il messaggio lanciato da Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, in un’intervista a Milano Finanza.
“Il 2019 è un anno molto diverso rispetto al 2018. Il contesto macroeconomico si è decisamente deteriorato”, spiega il Ceo dell’istituto senese, “quindi noi cerchiamo di adattare i comportamenti”.
Morelli spiega che un istituto con un modello di business tradizionale come Mps va considerato un’approssimazione quasi perfetta dell’andamento dell’economia italiana. Che negli ultimi mesi non rispecchia le attese formulate in quelli scorsi, da qui la necessità di rivedere le ipotesi fatte e sulle quali è fondato il piano.
Per quanto riguarda, invece, il piano di de-risking, Morelli conferma che Mps anche nei primi mesi del 2019 sta continuando a portare avanti gli obiettivi del piano, che finora sono stati ampiamente superati. Per il 2019 il target è la riduzione di 2 miliardi di Utp.
“Abbiamo fatto uscire dal bilancio della banca 30 miliardi di crediti deteriorati e non credo ci siano tante banche al Mondo che sono riuscite a portare a termine, in un momento non particolarmente felice dal punto di vista dell’economia in generale una riduzione così importante”, rileva Morelli, “l’obiettivo è fare in modo che la percentuale complessiva del gruppo si riallinei a quella che è la media di mercato. Ovviamente questo va in parallelo alla capacità patrimoniale della banca di far fronte a cessioni a certi prezzi”.
A Piazza Affari intorno alle 11:00 i titoli Mps segnano un incremento dell’1% a 1,12 euro, contro un andamento flat dell’indice di settore.