Settimana negativa per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che nelle scorse cinque sedute, appesantito anche dallo stacco dei dividendi, ha messo a segno un -2,6% rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.
In calo la scorsa settimana le quotazioni del greggio, appesantite dall’aggravarsi delle tensioni commerciali e dall’incremento a sorpresa delle scorte Usa, mentre non si ferma la crescita della produzione americana.
Poco dopo la chiusura di venerdì, infatti, il Wti scambiava a 58 $/bl (-6,8% w/w) mentre il Brent quotava a 68 $/bl (-4,9%).
Sull’azionario, come detto, il settore è stato appesantito anche dalla distribuzione dei dividendi delle big Eni e Tenaris e della Mid Saras.
Vendite dunque sulle big a partire da Saipem (-5,3%) che ha annunciato nuovi contratti nel Drilling Offshore per un valore di circa 100 milioni di dollari.
Stessa performance nell’ottava per Eni (-5,3%) ha annunciato di essersi aggiudicata un nuovo blocco esplorativo offshore in Argentina e ottenuto due nuovi blocchi esplorativi offshore in Costa d’Avorio.
Maggiore il ribasso per Tenaris (-9%) che ritraccia dopo la corsa della settimana precedente, sostenuta dalla rimozione dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Messico e Canada annunciata venerdì dal presidente Trump.
Tra le Mid Cap, arretra Maire Tecnimont (-4%) nonostante l’annuncio di nuovi contratti per 700 milioni di dollari.
Perde terreno anche Saras (-10,2%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, sceso la scorsa settimana a circa -1 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, lieve rialzo per Gas Plus (+0,5%) mentre mostra un calo frazionale d’Amico (-0,7%).