Vendite sul comparto assicurativo a Piazza Affari. Intorno alle 12:40 il Ftse Italia Assicurazioni lascia sul terreno l’1,4 per cento.
La performance risente, come il settore finanziario in generali, dell’ulteriore allargamento dello spread Btp-Bund in prossimità dei 290 punti base dopo che ieri era risalito fino a 280 pb dai 270 punti base dello scorso venerdì (fonte Mts Markets), con gli investitori che restano focalizzati sulla tenuta del Governo e dei conti pubblici italiani.
Sul fronte del bilancio pubblico, tra oggi e domani potrebbe arrivare una lettera della Commissione Europea nella quale l’organo europeo chiederà maggiori dettagli sulla deviazione del target di riduzione del debito pubblico concordato tra Roma e Bruxelles.
In base alle spiegazioni che saranno formulate dal Governo, la Commissione UE prenderà una decisione il prossimo 5 giugno. Non è da escludere una procedura di infrazione per debito eccessivo, come confermato dal vice premier, Matteo Salvini, che in un’intervista ha parlato di una possibile sanzione da 3 miliardi (circa lo 0,2% del Pil).
Tra i titoli del Ftse Mib, le vendite penalizzano Unipol (-2,6% a 4,12 euro), la controllata UnipolSai (-2,3% a 2,22 euro), e Generali (-1,6% a 15,84 euro), mentre sul Mid Cap è sotto pressione Cattolica (-4,2% a 7,12 euro).
Per quanto riguarda Generali, lo scorso venerdì il nuovo stress test condotto dalla compagna ha evidenziato che se lo spread salisse fino a 300 pb, il Solvency II ratio si manterrebbe sopra la soglia minima del 160 per cento.
In merito a Unipol, invece, l’Ad Carlo Cimbri, a margine di un evento, ha affermato alla stampa che l’attuale livello dello spread il meccanismo del volatility adjustment per mitigarne gli impatti potrebbe scattare “ma il meccanismo e’ in corso di revisione. Siamo fiduciosi che possa essere adattato e diventare più lineare nella sua applicazione e meno a strappi”.