Banche (-1,3%) – In rosso Bper (-2,7%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un ribasso dell’1,3% e facendo peggio dell’omologo europeo (-0,3%), rallentando anche il Ftse Mib (-0,1%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, alimentate dall’aumento dell’incertezza sul fatto che Stati Uniti e Cina possano arrivare ad un accordo commerciale, dopo il nuovo scontro a colpi di dazi reciproci, con le incertezze che prevalgono sulla prosecuzione dei negoziati.

Ad alimentare i timori le nuove incognite sulla Brexit, con il Parlamento inglese che a giugno difficilmente approverà il nuovo accordo proposto dal premier, Theresa May, che si dimetterà il prossimo 7 giugno.

I due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, continuano a ribadire che l’esecutivo andrà avanti, nonostante l’esito delle elezioni europee abbia messo in mostra un andamento divergente per i partiti che sostengono l’esecutivo.

La Lega, infatti, ha raggiunto il 34% delle preferenze, mentre il Movimento 5 Stelle è crollato al 17 per cento.

Sul fronte del conti pubblici, in settimana potrebbe arrivare una lettera della Commissione Europea nella quale l’organo europeo chiederà maggiori dettagli sulla deviazione dal target di riduzione del debito pubblico concordato tra Roma e Bruxelles.

In base alle spiegazioni che saranno formulate dal Governo, la Commissione UE prenderà una decisione il prossimo 5 giugno. Non è da escludere l’avvio di una procedura di infrazione per debito eccessivo; le indiscrezioni riportano di 3,5-4 miliardi di possibili sanzioni.

In questo contesto, anche a causa del nuovo allargamento dello spread Btp-Bund a 280 pb (fonte Mts Markets), il comparto bancario ha subito un’altra tornata di vendite.

Una buona notizia per il settore è arrivata sul fronte della garanzia statale (Gacs) sulle cartolarizzazioni degli Npl, con la Commissione Europea che ha dato il via libera alla proroga fino a maggio 2021.

Lettera su tutti i titoli del Ftse Mib, tra i quali contiene meglio il calo Intesa Sanpaolo (-0,6%), con la banca che si sta concentrando sugli Utp e che ha siglato una partnership con Azimut.

In rosso Bper (-2,7%), con l’Antitrust che ha acceso un faro sull’acquisizione di Unipol Banca, e UniCredit (-2,3%), che intende proseguire nella riduzione delle sofferenze e sta facendo valutazioni sugli asset non core.

Sul Mid Cap, bene Credem (+1,1%), mentre frenano Popolare Sondrio (-1,1%), Creval (-1,6%) e, in misura minore, Mps (-0,5%), con la banca alle prese con la possibile rivisitazione dei target finanziari alla luce del quadro macro deteriorato e in attesa di novità sulle modalità di uscita del Tesoro dal capitale.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, mentre si sta cercando in tutti di modi di arrivare a una soluzione di mercato per rimettere in carreggiata la banca, con novità che potrebbero emergere tra quattro/cinque settimane, mentre tornano i rumor su una possibile ulteriore riduzione dei costi.

Tiene botta Banca Finnat, che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza alle Pmi che intendono quotarsi sull’Aim.