Italian Wine Brands (Aim) – Ottimo riscontro dagli investitori all’Aim Conference

Italian Wine Brands ha partecipato il 27 maggio all’Aim Conference di Borsa Italiana.

Evento nel quale le PMI dinamiche e competitive quotate sul mercato Aim Italia hanno avuto la possibilità di incontrare gli analisti e gli investitori italiani e internazionali per fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future.

“Gli incontri che abbiamo fatto in tale occasione sono stati assolutamente soddisfacenti”, esordisce così Pier Paolo Quaranta, consigliere di Italian Wine Brands, in un’intervista rilasciata a Market Insight a commento della partecipazione della società all’evento milanese, specificando che “nei 9 incontri compiuti siamo entrati in contatto con 20 investitori complessivamente, i quali hanno dimostrato tra l’altro un ottimo livello di preparazione”.

Investitori, prosegue Quaranta, “di cui due terzi sono già presenti nel nostro capitale, che conta già la presenza di un importante  numero di investitori nazionali ed internazionali istituzionali focalizzati su PMI a potenziale di crescita, cui si sono aggiunti numerosi incontri con soggetti che potrebbero investire nella nostra realtà, la maggioranza dei quali sono in contatto con noi già da tempo poiché stanno valutando seriamente di entrare nel nostro azionariato”.

“Altrettanto positivo il clima che si è respirato tra gli investitori nei confronti di Italian Wine Brands. Diversi di essi rilevano che le azioni sembrano avere un buon potenziale, in ragione dei fondamentali della società e della sua capacità di presidiare mercati con prodotti a marchi proprietari che consentono al gruppo di realizzare oltre il 75% del fatturato su mercati internazionali, che potrebbe esprimersi al meglio anche con il passaggio sul mercato principale”, afferma il consigliere.

E aggiunge “siamo confidenti di poter compiere questo ulteriore passo in avanti poiché la nostra società, già piuttosto strutturata, possiede un flottante dell’80% e il passaggio a un mercato più liquido, come quello dello Star, consentirebbe alla nostra azienda di interfacciarsi con una platea ancora più ampia e variegata di investitori”.

“Operazione che risulta fattibile a seguito comunque di un ulteriore consolidamento dei risultati aziendali e di eventuali acquisizioni”.

E conclude “l’Aim Conference ha rappresentato anche l’occasione per affrontare con gli investitori, attuali e potenziali, alcuni temi critici come quello dei dazi e della Brexit. Misure che hanno comunque un impatto irrilevante sulla nostra gestione, in considerazione della ripartizione geografica del nostro fatturato. Infatti il 60% del giro d’affari consolidato è realizzato nell’Europa continentale, meno del 10% nel Regno Unito mentre la rimanente quota è relativa a Italia, Cina, e Usa e altri Paesi extraeuropei”.

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