Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che attualmente detiene in maniera indiretta circa il 35% di Sia, starebbe valutando di salire al 66% della stessa, garantendosi il potere decisionale circa le future decisioni strategiche dell’istituto.
Fondi di stampa riportano che, una volta acquisito il controllo, Cdp passerebbe alla valutazione delle opzioni strategiche per la società di pagamenti digitali.
Tra le opzioni citate dalla stampa vi sarebbe un possibile merger con Nexi, che recentemente è approdata a Piazza Affari, oppure l’Ipo diretta della stessa Sia.
L’indiscrezioni circa l’intenzione di Cdp di ottenere il controllo di Sia sono state confermate ieri da Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, la quale detiene indirettamente il 15% del capitale, che però si è detto non intenzionato a cedere una quota.
Si ricorda che prima della quotazione a Piazza Affari di Nexi, le indiscrezioni di stampa hanno più volte riportato di un possibile merger, mai confermato dai diretti interessati.
Attualmente Sia è partecipata al 49,5% da Fsia (un veicolo detenuto per il 70% da Cdp e per il restante 30% da Poste Italiane), dal fondo F2i per il 17,05%, da Hat Orizzonte per l’8,6%, e da alcune banche, tra cui Intesa Sanpaolo (4%) e UniCredit (4%) e Banco Bpm (4,8%).