UniCredit in controtendenza a Piazza Affari. Intorno alle 15:00 le azioni segnano un rialzo dell’1,1% a 10,09 euro, mentre il Ftse Mib e il Ftse Italia Banche lasciano sul terreno rispettivamente l’1,4% e lo 0,3% per cento.
L’andamento è sostenuto dal calo dello spread in area 283 pb rispetto ai circa 290 punti base di ieri (fonte Mts Markets), che ha aiutato l’indice di settore a ridurre notevolmente le perdite rispetto alla prima parte di giornata.
Per quanto riguarda UniCredit, dopo avere progressivamente ridotto il ribasso, il titolo ha poi invertito la rotta a metà seduta, ampliando poi progressivamente il guadagno.
Secondo gli ultimi aggiornamenti riportati da Bloomberg, JP Morgan ha confermato la raccomandazione ‘overweight’ sul titolo con target price a 15 euro, mentre Santander ha mantenuto il ‘buy’ con prezzo obiettivo di 16,50 euro.
Gli ultimi rumor di stampa riportano che la banca starebbe predisponendo la cessione di un portafoglio di sofferenze da 5 miliardi per accelerare ulteriormente il de-risking.
L’ulteriore accelerazione del rundown della divisione Non-Core, atteso significativamente al di sopra dell’obiettivo del 2019 di 14,9 miliardi e in linea con l’obiettivo di run-off entro il 2021, è una delle misure finanziarie annunciate dalla banca in vista della presentazione del nuovo piano industriale 2020-23, fissata a dicembre.
Le altre misure che saranno poste in essere sono il riallineamento del portafoglio di titoli sovrani domestici rispetto a quelli dei concorrenti europei e l’evoluzione della struttura del gruppo per aumentare la flessibilità e ottimizzare i costi del funding.
L’istituto ha l’obiettivo di raggiungere la parte superiore del range del Mda buffer tra 200-250 pb entro la fine del 2019, attraverso la vendita di alcuni asset, come la recente cessione del 17% di Fineco e di alcuni immobili.