L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha modificato, con effetti retroattivi a decorrere dal 1° gennaio 2017, la formula di calcolo dell’indice di affidabilità “IA” utilizzato nella quantificazione del valore della mancata produzione eolica.
L’Arera ha rivisto la formula con cui viene calcolata la remunerazione per la mancata produzione da impianti eolici, dovuta all’attuazione degli ordini di dispacciamento in riduzione della produzione (cosiddetti OdDR) imposti da Terna per garantire la sicurezza del sistema elettrico.
L’intervento dell’Autorità è stato sollecitato da alcuni produttori di elettricità da fonte eolica che, tra il 2017 e il 2018, “hanno segnalato che la formula dell’indice IA, in casi specifici, condurrebbe a risultati anomali e non coerenti con le finalità che il medesimo indice IA si pone”, comportando una contrazione del rimborso riconosciuto per la mancata produzione eolica.
Inoltre, in base alla delibera Arera, Terna, entro il 31 dicembre 2019, effettua i conguagli degli importi già liquidati in acconto e relativi agli anni 2017 e 2018 nonché ai primi sette mesi del 2019.
Il provvedimento inoltre prevede che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) avvii un processo di semplificazione, tra gli altri, dell’iter di accesso al meccanismo di riconoscimento della mancata produzione eolica.
Notizie positive per gli operatori del settore, in particolare per Enel Green Power (capacità installata 10,6 GW, il 24,4% del totale della capacità installata), Erg (capacità installata 1.822 MW, il 62,4% del totale della capacità installata), Falck Renewables (capacità installata 770 MW nel 2018, l’82,5% del totale della capacità installata), Edison (capacità installata 589 MW, il 34% del totale da fonti rinnovabili; 9,1% sulla capacità totale installata) e Alerion Clean Power (capacità installata 337 MW della capacità installata).