Perde quota l’ipotesi di un’agevolazione fiscale per Carige, per favorire l’intervento di un’altra banca.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il Tesoro non sarebbe favorevole a concedere a Carige un maxi sconto fiscale sulle Dta, le imposte anticipate derivanti da passate perdite, per incentivare il salvataggio.
I tecnici di via XX Settembre, secondo voci non ufficiali riportate dal quotidiano, non vedono spazio per includere l’istituto genovese nella misura di agevolazione delle fusioni tra banche minori, poiché la misura priverebbe di una quota eccessiva di gettito fiscale e farebbe lievitare i fabbisogni in vista della manovra d’autunno.
Carige dispone di circa 700 milioni di Dta, mentre il fabbisogno dell’aumento di capitale è stimato in 630 milioni.