Mercati – Dazi sul Messico affossano i listini, Milano a -1,2% con lo spread a 290 punti

Avvio in rosso le borse europee, con il clima di incertezza sulle tensioni commerciali si accresce con l’apertura di un nuovo fronte tra Stati Uniti e Messico.

Intorno alle 9:25, a Milano il Ftse Mib cede l’1,2% in area 19.700 punti. In deciso ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%).

Il presidente americano Trump ha annunciato ieri l’introduzione, a partire dal prossimo 10 giugno, di dazi del 5% su tutti i prodotti importati dal Messico.

Le tariffe saliranno poi progressivamente fino a un massimo del 25% in ottobre se il governo messicano non si impegnerà a intervenire nei confronti dei flussi migratori illegali verso gli Stati Uniti.

Restano comunque in primo piano le tensioni tra Washington e Pechino, dove si attende la risposta degli Usa alla minaccia cinese di sfruttare la propria posizione dominante nella produzione di terre rare.

In Europa, l’attenzione degli operatori è concentrata sull’Italia che oggi dovrà rispondere ai rilievi mossi dall’Unione Europea sul mancato raggiungimento dei target di riduzione del debito.

Intanto, lo spread Btp-Bund apre a 291 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,71 per cento. Inoltre, sul fronte macro, oggi è prevista la pubblicazione del dato finale sul Pil italiano del primo trimestre.

Sul Forex, il biglietto verde perde leggermente terreno nei confronti delle altre valute con l’euro/dollaro a 1,114 e il dollaro/yen a 108,8.

Tra le materie prime, infine, prosegue il calo delle quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 65,8 dollari e il Wti (-1,3%) a 55,8 dollari, appesantite dall’escalation delle tensioni commerciali e dalla diminuzione inferiore alle attese delle scorte Usa evidenziata ieri dai dati Eia.

Tornando a Piazza Affari, apertura in negativo per quasi tutti i titoli del listino principale con TENARIS (-5%) e FCA (-4,1%) fanalini di coda, su cui pesa l’introduzione dei nuovi dazi sul Messico.

Resistono invece alle vendite le utility ITALGAS (+0,3%) e TERNA (+0,2%), oltre a JUVENTUS (+0,2%) e LEONARDO (+0,1%).