Il Cda ha riesaminato e approvato il progetto di bilancio del 2018, dopo l’impossibilità ad esprimere un giudizio da parte della società di revisione BDO Italia su quello presentato lo scorso mese di aprile.
I risultati consolidati 2018 non sono confrontabili con quelli dell’esercizio precedente per effetto del conferimento a Seri Industrial del Ramo Industrial.
Il valore della produzione si attesta a 131,6 milioni, a fronte dei 67,2 milioni registrati nel 2017.
L’Ebitda ammonta a 17,8 milioni, rispetto ai 7 milioni dell’esercizio precedente, con il relativo margine che sale di 3 punti percentuali al 13,5 per cento.
L’Ebit si fissa a 4,9 milioni (vs 3,3 milioni nel 2017), dopo la contabilizzazione di ammortamenti e svalutazioni per 12,9 milioni (vs 3,7 milioni nel 2017). L’Ebit margin scende di 1,2 punto percentuali al 3,7 per cento.
L’utile netto consolidato ammonta a 5,4 milioni (vs 240mila euro nel 2017), dopo avere spesato oneri finanziari netti per 3,5 milioni e contabilizzato un deficit relativo alle attività operative cessate per 13mila euro. Il risultato beneficia di un recupero di imposte di 4 milioni.
Il risultato netto di pertinenza del gruppo evidenzia un utile di 5,4 milioni rispetto allla perdita di 802mila euro contabilizzata nel 2017.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si esprime in 39,2 milioni, in miglioramento di 12,3 milioni rispetto a fine anno 2017. Un calo attribuibile principalmente all’azzeramento dell’indebitamento finanziario netto delle attività in corso di dismissione a seguito della cessione degli asset del Ramo Energy Solution.
L’indebitamento finanziario netto delle attività in esercizio è aumentato di 10,4 milioni.