Tenaris – A picco (-4%) dopo l’introduzione dei dazi sul Messico

Tonfo in apertura a Piazza Affari per Tenaris appesantita dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti nei confronti del Messico.

Intorno alle 10:00, il titolo scambia in coda al listino principale con un ribasso del 4% in area 10,5 euro, rispetto al -1,3% del Ftse Mib, e riduce così al 10% il progresso da inizio anno.

Le azioni stanno scontando l’annuncio dell’imposizione di dazi del 5% su tutte le importazioni messicane, che saliranno progressivamente fino al 25% a ottobre se il Messico non si impegnerà a contrastare l’immigrazione clandestina verso gli Stati Uniti.

Si tratta di una notizia negativa per Tenaris, in quanto pone un ostacolo alla ratifica da parte dei governi del trattato USMCA e alla successiva rimozione delle tariffe su acciaio e alluminio tra i tre paesi.

Una rimozione che permetterebbe al gruppo di avere una migliore gestione degli approvvigionamenti e movimentazione dei prodotti, con un beneficio quantificato da BofA in 100-120 milioni di dollari a livello di Ebitda.

Si segnala infine che, secondo i dati raccolti da Bloomberg, le raccomandazioni sul titolo si suddividono in 12 “buy”, 7 “hold” e 2 “sell” con target price medio a 12 mesi a 15,05 euro, che implica un potenziale upside di circa il 45% rispetto alla quotazione attuale.