TPS – L’M&A resterà centrale nelle strategie di crescita

“Vogliamo consolidare ed accelerare il percorso di crescita, affiancando allo sviluppo organico alcune acquisizioni di realtà che possano accrescere la nostra catena del valore nei servizi tecnici ed ingegneristici”. Iniziative, aggiunge Alessandro Rosso, presidente e CEO di TPS, “in preparazione delle quali a fine 2018 abbiamo realizzato un aumento di capitale di cinque milioni di Euro” e che si fondano su un “track record di successo nell’individuare i target e nella capacità di integrare le nuove realtà nel nostro tessuto organizzativo e industriale, oltre che da posizionamento sempre più qualificato tecnicamente e fortemente competitivo raggiunto dalla società”.

Il gruppo TPS è una holding attiva principalmente nel campo dei servizi tecnici e di ingegneria, oltre che nel digital content management, con particolare focus nel settore automotive e aeronautico.

I risultati 2018, che comprendono quelli della neoacquisita Satiz TPM per il solo ultimo trimestre, hanno evidenziato un valore della produzione di 24 milioni (+26%), un Ebitda di 4,8 milioni (+14%) e un Ebit di 3,2 milioni (-5,6%). In leggera crescita l’utile netto del gruppo a 2 milioni (+0,8%).

È doveroso ricordare che il 2018 è stato caratterizzato da operazioni non ricorrenti. Nel primo semestre, puntualizza Rosso, “si è infatti realizzata l’integrazione delle acquisizioni ICB e Stemar Consulting formalizzate nel 2017, nonché l’apertura di una sede a Poirino (To) per lo smontaggio delle vetture e dei componenti per le attività di reverse engineering e di cost engineering di Stemar Consulting”.

Il secondo semestre, aggiunge il CEO di TPS, “è stato invece caratterizzato dall’integrazione con il neo-acquisito gruppo Satiz TPM, ma anche dall’aumento di capitale per 5 milioni circa. Risorse da destinare allo sviluppo e più in particolare allo scopo di continuare il percorso di crescita per linee esterne”.

Una serie di iniziative che, illustra Rosso, “rientrano nella precisa strategia di costruire un operatore leader nel settore dei servizi tecnici e d’ingegneria, con la ricerca di sinergie industriali attraverso la condivisione dei principali processi di supporto del business a ragione dell’integrazione di gruppi di società attivi in contesti di mercato strettamente complementari”.

La strategia adottata negli ultimi anni con l’allargamento delle competenze al training e ai contenuti multimediali (partecipazione in NEOS e Aviotrace), all’ingegneria e disegnazione tecnica a supporto dei clienti (partecipazione in Adriatech), allo sviluppo di software aeronautico (partecipazione in ICB), con la costituzione della TPS Aerospace Engineering (progettazione certificata EASA) e l’acquisizione della maggioranza di Stemar Consulting (Cost Engineering), ha infatti consentito alla società di affermarsi presso i principali clienti come primario soggetto a carattere nazionale nel settore dei servizi tecnici aeronautici e ingegneria.

Una strategia che, completa sull’argomento il CEO di TPS Group, sarà perseguita con ancora maggiore determinazione nel prossimo futuro”.

Conto economico

Il 2018 si è chiuso con un valore della produzione aumentato del 26% a 24 milioni ed è inclusivo dei risultati del solo ultimo trimestre del gruppo Satiz TPM.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è aumentato di un più contenuto  14% a 4,8 milioni, con una marginalità a circa il 20%, per effetto dei minori margini apportati dal business caratteristico della neo- acquisita. L’Ebit è diminuito del 5,6% a 3,2 milioni, con un ROS al 13,2% (18% nel 2017), per i maggiori ammortamenti derivanti dagli investimenti realizzati nell’anno.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di competenza del gruppo in leggera crescita a 2 milioni (+0,8%), beneficiando di minori oneri non ricorrenti.

Stato patrimoniale

Dal lato patrimoniale, a fine 2018 la posizione finanziaria netta presenta liquidità per oltre 7 milioni, rispetto all’indebitamento di 0,141 milioni di fine 2017, principalmente per effetto della generazione di cassa operativa e dell’aumento di capitale realizzato a fine 2018 per circa 5 milioni.

Il patrimonio netto è passato da 8 milioni a 18 milioni, per il positivo risultato dell’anno precedente, della già citata acquisizione, nonché dell’aumento di capitale.

Ratio

I principali indicatori di bilancio evidenziano una solida struttura finanziaria, con l’incremento del patrimonio netto dovuto all’aumento di capitale e alla generazione di cassa operativa.

Operazioni che hanno favorito l’azzeramento del debito con una posizione finanziaria netta che ora riporta liquidità.

I principali indicatori di borsa evidenziano che TPS presenta multipli interessanti, complice la recente debolezza in Borsa a causa della forte volatilità che ha travolto i mercati nella seconda parte del 2018.

Outlook

Secondo un recente studio di Integrae Sim (Nomad e Specialist), i ricavi nel 2022 dovrebbero raggiungere 46,2 milioni, con un cagr 2018-2022 del 9,6 per cento.

L’ottenimento delle sinergie di costo e di ricavo dovrebbe consentire un più che proporzionale aumento dell’Ebitda, atteso a fine periodo a circa 9 milioni (cagr 12%), portando l’Ebitda margin dal 17,9% del 2018 al 19,5% nel 2022.

L’utile netto di competenza, infine, dovrebbe raddoppiare a quasi 5 milioni, rispetto ai 2 milioni del 2018, con un cagr del 19 per cento.

Le stime non tengono conto dell’apporto di eventuali operazioni di M&A, parte integrante della strategia di crescita della società.

Gli analisti della Sim, rilevano che TPS presenta multipli di mercato decisamente inferiori rispetto ai comparables e alle previsioni sui fondamentali economici e finanziari della società, complice la recente debolezza in Borsa originata dalla forte volatilità che ha travolto i mercati nella seconda parte del 2018.

Nell’ultima parte del 2018, in contemporanea all’aumento di capitale, il titolo ha perso oltre il 20% scendendo a 3,63 euro, per poi risalire nelle ultime settimane a 4,46 euro, trattando ora a 12,7x il P/E 2019 e a 3,5x l’EV/Ebitda 2019.

Punti di forza

Consolidato track-record nell’M&A. Con le recenti acquisizioni, TPS ha dimostrato di saper individuare società target in grado di creare valore per il gruppo e di saperle integrare rapidamente nei meccanismi gestionali.

Concentrazione dei clienti. L’attività del gruppo è tipicamente caratterizzata da rapporti duraturi con i principali player nazionali i quali rappresentano una rilevante porzione del mercato aeronautico. Detto settore è caratterizzato dalla presenza di un numero molto limitato di operatori di dimensioni estremamente rilevanti e da un numero piuttosto ridotto di competitor. Allo stesso modo, anche nel settore automotive i servizi tecnici offerti sono rivolti a operatori di primario standing.

Barriere di ingresso e regolamentazione. La società opera in un mercato caratterizzato da forti barriere all’ingresso per realtà estranee al settore e, pertanto, per nuovi competitor. Per operare in campo aeronautico sono infatti necessarie apposite certificazioni di difficile ottenimento. A ciò si aggiunge che tale settore di attività è fortemente regolamentato da disposizioni di carattere europeo e nazionale nonché soggetto, a seconda dell’attività posta in essere, alla vigilanza ed al controllo di enti europei e nazionali

Punti di debolezza

Dimensioni ridotte rispetto ai competitor. TPS risulta ancora sottodimensionata per la migliore competitività nei settori industriali di riferimento

Dinamiche del capitale circolante. Il gruppo opera attraverso commesse pluriennali in un settore caratterizzato da tempi di pagamento mediamente lunghi, con un conseguente effetto sulla dinamica del capitale circolante.

Opportunità

Operazioni di M&A. La strategia di crescita della società prevede lo sviluppo per linee esterne da realizzarsi tramite acquisizioni mirate di aziende operanti nelle proprie aree di attività.

Minacce

Cambiamenti normativi. L’eventuale introduzione o nel settore di un quadro normativo maggiormente restrittivo o eventuali mutamenti di quello attuale e la conseguente necessità di sostenere costi imprevisti di adeguamento alle nuove normative, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo.

Incertezza macroeconomica. Alcuni settori industriali in cui opera il gruppo dipendono dall’andamento del ciclo economico. Un eventuale rallentamento potrebbe comportare minori investimenti da parte dei clienti.

Borsa

L’andamento del titolo Tps, quotato alla Borsa Italiana nel segmento Aim, lo scorso 22 gennaio ha toccato il minimo storico a 3,43 euro per poi iniziare a recuperare il terreno perso e, con andamento altalenante, si è  posizionato in area 4,26 euro a fine maggio.

Da inizio anno il progresso è stato del 10%, sovraperformando l’indice di riferimento, la cui crescita è stata pari al 3, 5 per cento.

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