Dopo avere raggiunto nel corso della seduta del 27 maggio il nuovo record storico a 130,65 euro, le quotazioni dei titoli del Cavallino rampante hanno tirato un po’ il fiato, toccando durante la giornata di venerdì il minimo intraday a 124,60 euro. Da segnalare che, essendo il nuovo massimo assoluto leggermente al di sopra del precedente top del 15 giugno dello scorso anno a 129,50 euro, il mancato superamento di 130,65 euro potrebbe favorire la formazione di una pericolosa figura ribassista di doppio massimo.
A questo scopo è necessario che i corsi delle azioni Ferrari scivolino al di sotto del sopracitato supporto posizionato a 124,60 euro in quanto il probabile incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire un’ulteriore discesa fino al successivo supporto statico, ma anche dinamico (trendline rialzista di medio periodo), posto a 121,10 euro. Nel caso di cedimento di questo livello, lo scenario ribassista ha poi come obiettivi di breve periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello un primo target a 118,35 euro e un secondo a quota 114,90 euro.
Un eventuale rapido ritorno dei corsi delle azioni Ferrari al di sopra di una prima resistenza statica posizionata a 129,20 euro, al contrario, potrebbe implicare il raggiungimento del sopracitato massimo a 130,65 euro. Nel caso di superamento, confermato in chiusura di seduta di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Louis Camilleri entrerebbero in territori inesplorati e come accade in questi casi, per convenzione, gli obiettivi rialzisti sono fissabili in corrispondenza di cifre tonde che in questo caso sono 135 euro prima e quota 140 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Ferrari è pari al +46,5% (-0,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 124,84 euro, con un potenziale ribassista dell’1,8 per cento.
Prezzo di riferimento: 127,10 euro
+10,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 140,00 euro;
+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 135,00 euro;
+2,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 130,65 euro;
+1,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 129,20 euro;
-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 124,60 euro;
-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 121,11 euro;
-6,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 118,35 euro;
-9,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 114,90 euro.