Proseguono le vendite sul comparto bancario a Piazza Affari nella mattinata odierna, in questo avvio di settimana. Intorno alle 10:15 il Ftse Italia Banche segna un calo dell’1%, dopo avere lasciato sul terreno il 3,3% nell’ottava appena archiviata.
La performance odierna continua a risentire dello spread, il quale continua a oscillare in area 290 pb (fonte Mts Markets).
Gli investitori restano focalizzati sulla sostenibilità dei conti pubblici italiani nel lungo periodo e sulla tenuta del Governo Lega-5 Stelle.
In merito al bilancio pubblico, nella lettera di risposta ai rilievi dell’UE sull’elevato debito pubblico, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha cercato di rassicurare sul fatto che il rapporto deficit/Pil rientrerà nei parametri europei e sarà migliore delle previsione del Def (2,3% vs 2,4%).
L’inquilino del Tesoro ha poi aggiunto che è in corso una revisione a tutto tondo dei capitoli di spesa, aggiungendo poi in un’intervista che “L’Italia non vuole arrivare allo scontro con la Commissione europea e spero nemmeno l’Europa voglia arrivare a uno scontro. Abbiamo fatto delle considerazioni di buon senso e penso che alla fine troveremo un compromesso”.
Giovedì la Commissione Europea dovrebbe prendere una decisione sulla base delle spiegazioni ricevute da Roma, e non è da escludere a priori l’avvio di una procedura d’infrazione per debito eccessivo.
In merito alla prosecuzione dell’esecutivo, gli ultimi rumor riportano che nella conferenza stampa fissata per oggi pomeriggio il premier, Giuseppe Conte, potrebbe lanciare un sorta di ultimatum ai partiti che lo sostengono, affinché si ritorni a una visione condivisa, poiché non si può più proseguire con tutte queste divergenze.
In rosso tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (-1,4% a 1,65 euro), UniCredit (-1,1% a 10,08 euro), Intesa Sanpaolo (-1% a 1,82euro), Bper (-0,8% a 3,36 euro) e, più arretrate, Mediobanca (-0,2% a 8,25 euro) e Ubi (-0,22% a 2,28 euro).
Sul Mid Cap in rosso Creval (-1,3% a 0,059 euro), Popolare Sondrio (-1,3% a 2,05 euro) e Credem (-1,1% a 4,41 euro), mentre limita i danni Mps (-0,1% a 1,04 euro).