Nelle sedute dal 27 al 31 maggio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in flessione dello 0,2%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-2,0%) e il Ftse Mib (-2,8%).
Sui listini internazionali hanno pesato ancora una volta le tensioni commerciali e i dubbi sulla crescita globale. La Cina ha minacciato gli Usa di limitare la vendita di terre rare, elementi chimici utilizzati in ambito tecnologico, e starebbe predisponendo una blacklist di aziende dannose per gli interessi del Paese.
Sul fronte macro, il Pil Usa ha rallentato meno delle attese al 3,1% mentre il Pmi manifatturiero cinese è risultato debole e sotto le aspettative.
In Europa focus sull’Italia, dopo la lettera da Bruxelles e la risposta del governo, in cui il ministro Tria ha parlato di spese minori per reddito di cittadinanza e quota 100, oltre a prevedere un miglioramento strutturale senza incrementare l’Iva.
Tornando al comparto tecnologico e a Piazza Affari, la big cap Stm chiude a +0,3 per cento.
Saldo lievemente positivo anche per la tlc Telecom Italia (+0,4%), nonostante abbia toccato i minimi storici a 0,4357 euro. Proseguono gli studi per l’integrazione della rete con Open Fiber. Intanto il gruppo avrebbe accettato l’offerta per Persidera inviata dal fondo infrastrutturale F2I.
Previsto oggi un consiglio straordinario dell’AgCom sull’accesso alla rete. Il provvedimento verrà inviato entro il 7 giugno a Bruxelles che avrà un mese di tempo per esprimere un giudizio.
Negative le mid cap Reply (-1,9%) e Sesa (-4,2%). Fra le società a bassa capitalizzazione arretrano soprattutto Tiscali (-6%) ed Exprivia (-4,3%).
Flat Tas, scelta da Banca Iccrea per la sicurezza dei pagamenti elettronici.
Termina a -2% Txt dopo la semplificazione dell’organizzazione societaria e le dimissioni del Ceo Marco Guida.
Positive Tinexta (+1,7%) e Techedge (+1,6%), salita al 90% di Techedge Gmbh.