Prove di recupero per il comparto bancario nella mattinata odierna a Piazza Affari. Intorno alle 10:00 il Ftse Italia Banche guadagna l’1,5%, dopo avere lasciato sul terreno lo 0,6% ieri e il 3,3% nella scorsa ottava.
La performance odierna beneficia della contrazione dello spread in area 275 pb dai 280 punti base di ieri (fonte Mts Markets).
Le oscillazioni degli ultimi giorni tra 280 pb e 290 pb (e anche oltre) erano state causate dalle incertezze legate alla sostenibilità dei conti pubblici italiani nel lungo periodo e alla tenuta del Governo Lega-5 Stelle.
In merito al primo punto, nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sul fatto che il rapporto deficit/Pil rientrerà nei parametri europei quest’anno, domani la Commissione Europea potrebbe decidere di avviare comunque una procedura d’infrazione per debito eccessivo (si parla di una sanzione da 3 miliardi),
Riguardo al secondo punto, il premier, Giuseppe Conte, si è detto pronto alle dimissioni se i partiti che lo appoggiano, Lega e 5 Stelle, non ritrovano un’unità di intenti. I due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sembrano voler andare incontro alla richiesta di Conte.
Tornano gli acquisti su tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+1,5% a 1,67 euro), UniCredit (+2,1% 10,35 euro), Intesa Sanpaolo (+1,8% a 1,86 euro), Bper (+1,2% a 3,40euro), Mediobanca (+0,7% a 8,28 euro) e Ubi (+2,2% a 2,34 euro).
Sul Mid Cap risalgono Creval (+1,2% a 0,0586 euro), Mps (+1,6% a 1,05 euro), Credem (+0,5% a 4,40 euro), mentre prosegue il buon momento di Popolare Sondrio (+1% a 2,10 euro).