Nel 2023 e-commerce cinese atteso a 560 miliardi (+11,6% annuo)

La Cina si conferma al primo posto nel mercato dell’e-commerce mondiale, registrando i più alti volumi di crescita nelle vendite online e anticipando tutti i trend economici e di innovazione da apportare al business.

I numeri sembrano confermare tutto ciò. Infatti, i dati di Statista hanno evidenziato che nel 2023 l’e-commerce cinese salirà dell’11,6% annuo a 974 miliardi. Un balzo rilevante se si considera che oggi quel mercato vale 633,9 miliardi.

Non va poi trascurata la crescita attesa anche nel resto del mondo, con gli Usa che toccheranno i 626 miliardi (+8,1% annuo) e l’Europa i 458 miliardi (+7,5% annuo).

I risultati beneficeranno anche del fatto che in Cina vi sono 817 milioni di mobile user giornalieri e nel 2019 oltre 577 milioni effettueranno pagamenti online (nel 2017 erano 464 milioni).

Nel dettaglio, si segnala che il numero delle transazioni mobile è di circa 37 mila miliardi, di cui il 55% viene effettuato attraverso Alipay e il 45% con WeChat Pay.

I movimenti di quest’ultimo servizio online interessano particolarmente Giglio Group e Triboo.

Infatti, nel maggio 2018, il gruppo guidato da Alessandro Giglio ha lanciato il T-commerce in Cina proprio con WeChat,che consente di trasformare tutti i telespettatori e utenti in acquirenti, utilizzando il potere seduttivo delle immagini per creare un desiderio di acquisto dei prodotti raccontati quotidianamente a oltre 100 milioni di telespettatori cinesi, grazie alle media properties del gruppo presenti sul territorio.

Invece, ad aprile Triboo ha ottenuto da Tencent Holdings la certificazione per operare direttamente su WeChat. Così facendo, il gruppo attivo attivo nell’e-commerce e nell’advertising digitale è diventato il primo player italiano ad operare sulle tre princiali piattaforme digitali cinese, avendo già ottenuto certificazioni da Alibaba e Baidu.

Non va poi tracurato il fatto che con l’e-commerce diventa appetibile anche il mercato del fashion e del lusso e i big del settore non sono di certo rimasti a guardare, tra cui Secoo, attiva nel luxury e-commerce, che vanta anche vari experience center fisici.

Un occhio di riguardo alle strategie di quest’ultima è rivolto da Monnalisa, che lo scorso dicembre ha siglato un accordo proprio con il retailer online del lusso Secoo per consolidare la propria presenza nel mercato asiatico.

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