Analisi tecnica – Tenaris: pressione ribassista ancora elevata

Sulla tenuta del supporto statico e dinamico posizionato a 10,36 euro le quotazioni dei titoli del gruppo produttori di tubi e fornitore di servizi per il settore Oil&Gas hanno effettuato un deciso rimbalzo, pur rimanendo al di sotto della trendline discendente di lungo periodo, attualmente in transito a 11,15 euro, e nel mezzo di un canale ribassista di medio periodo.

L’incapacità di superare la sopracitata trendline discendente di lungo periodo, accompagnata dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 10,955 euro, potrebbe far nuovamente aumentare la pressione dei venditori sui corsi delle azioni Tenaris che potrebbero così scivolare verso il successivo supporto posto a 10,66 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo importante livello, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca potrebbero poi essere proiettate verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 10,36 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 10,085 euro.

L’attuale rimbalzo dei corsi delle azioni Tenaris potrebbe trasformarsi in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo nel caso di breakout di una prima resistenza statica posizionata a 11,25 euro dato che l’alleggerimento della pressione ribassista potrebbe consentire un veloce allungo in direzione della successiva barriera posta a 11,51 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza potrebbe favorire un’accelerazione rialzista verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 11,83 euro prima e a quota 12,08 euro in seguito.

La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è pari al +17,4% (-28,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 14,88 euro, con un potenziale rialzista del 34,3 per cento.

Prezzo di riferimento: 11,08 euro

 

+9,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 12,08 euro;

+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 11,83 euro;

+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 11,51 euro;

+1,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 11,25 euro;

 

-1,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,955 euro;

-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,66 euro;

-6,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 10,36 euro;

-9,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 10,085 euro.