Banche (+0,2%) – In luce Banco Bpm (+0,9%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un guadagno dello 0,2% e in linea all’omologo europeo (+0,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,6%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, alimentate dall’aumento dell’incertezza sul fatto che Stati Uniti e Cina possano arrivare ad un accordo commerciale, dopo il nuovo scontro a colpi di dazi reciproci, con le incertezze che prevalgono sulla prosecuzione dei negoziati.

Sul fronte domestico, l’attenzione resta sull’inizio della discussione tra Commissione Europea e Governo italiano per evitare l’avvio della procedura di infrazione contro Roma per eccesso di debito. Gli ultimi rumor riportano che gli Stati dell’UE ritengono giustificata tale procedura.

“C’è piena condivisione sul fatto che la procedura di infrazione vada evitata, sarebbe un danno per gli italiani, per il Paese, ci esporrebbe a una fibrillazione dei mercati incontenibile”, ha spiegato il premier, Giuseppe Conte.

“L’impegno che intendiamo ribadire, nel corso del dialogo con la Commissione UE, è quello di definire un percorso di riduzione del debito che, nel rispetto delle regole di bilancio, passi per un aumento sostenuto e stabile della crescita e permetta per questa via di ridurre ulteriormente lo spread”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Tali concetti sono stati ribaditi anche dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Entrambi hanno detto di aspettarsi un rapporto deficit/Pil al 2,1-2,2% nel 2019, in linea con le regole europee.

In questo contesto, anche grazie allo spread Btp-Bund sceso sotto i 260 pb (in area 255 pb; fonte Mts Markets), sul comparto bancario sono proseguiti gli acquisti.

Seduta mista per i titoli del Ftse Mib, tra i quali spiccano Bper (+0,9%), che procede nella semplificazione societaria, e Banco Bpm (+0,9%), che ha creato la piattaforma in jv con Credito Fondiario.

Sul Mid Cap bene Credem (+0,7%) e Mps (+0,3%), con quest’ultima concentrata sul de-risking, anche su input della Commissione UE secondo i rumor di stampa. Rimbalza ancora Creval (+5,5%), il cui management il prossimo 18 giugno presenterà il nuovo piano industriale.

Denaro su Popolare Sondrio (+0,5%), che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera dalla Bce all’utilizzo dei modelli interni e che secondo indiscrezioni di stampa starebbe valutando alcune opzioni per ridurre i crediti problematici.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, su cui proseguono i rumor sul possibile destino dell’istituto, con il Governo che ha esteso il termine della garanzia pubblica riferita ai bond emessi dalla banca.

Tiene Banca Finnat (0,0%), che ha comunque acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.