Mercati – Previsto avvio debole in attesa di Draghi e inflazione Usa

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio negativo, in attesa dell’intervento questa mattina del presidente della Bce Mario Draghi a Francoforte e dei dati sull’inflazione Usa in uscita questo pomeriggio.

Chiusura poco mossa ieri a Wall Street, che ha azzerato i guadagni iniziali interrompendo la striscia di cinque sedute consecutive in rialzo. S&P 500 e Nasdaq hanno terminato sostanzialmente invariati, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,1 per cento.

Deboli stamane anche i mercati asiatici, con Tokyo che ha terminato in ribasso dello 0,2%, mentre Shanghai cede lo 0,5% e Hong Kong l’1,8% complice una protesta intorno alla sede della borsa.

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di stare personalmente trattando un accordo commerciale con la Cina e che non verrà raggiunta un’intesa a meno che Pechino non ritorni ai termini negoziati inizialmente quest’anno.

Il sentiment dei mercati rimane fragile in attesa del summit del G20 a fine mese, che secondo alcuni potrebbe rappresentare un punto di svolta nei colloqui commerciali anche se da Pechino non è ancora arrivata la conferma dell’incontro ufficiale tra il presidente Xi Jinping e Trump.

Sul fronte macro, l’inflazione cinese a maggio è cresciuta del 2,7% in linea alle attese e accelerando rispetto al +2,5% della rilevazione precedente, anche se il dato core ha evidenziato un +1,6 per cento.

I prezzi alla produzione, invece, sono aumentati dello 0,6%, in linea alle previsioni del consensus e a un ritmo inferiore rispetto al +0,9% della rilevazione precedente.

Per quanto riguarda l’azionario, sempre sotto i riflettori Fca in attesa dell’assemblea dei soci di Renault in programma oggi a Parigi da cui potrebbero emergere indicazioni su una ripresa delle trattative di fusione tra le due società.

Infine, Italgas ha presentato il piano strategico 2019-2025, prevedendo un significativo incremento degli investimenti per digitalizzazione, realizzazione della rete di distribuzione di gas in Sardegna e nuove operazioni di M&A, mantenendo l’attuale dividend policy.