Il cda di Mps ha approvato il nuovo Funding plan strategico per il triennio 2019-21, nel quale sono state indicate delle misure alternative atte a mantenere la liquidità della banca a livelli adeguati nel caso il peggioramento del mercato non consenta di attuare le emissioni programmate.
La previsione di un piano “di riserva” è stata sollecitata dalla Bce. Secondo quanto riportato da fonti di stampa, Francoforte avrebbe evidenziato a Mps “elementi di preoccupazione sull’effettiva capacità della banca di implementare con successo la strategia di funding del periodo 2018-21, data la situazione di turbolenza attraversata dai mercati italiani”.
Anche se la provvista attuale di liquidità viene giudicata solida, secondo l’autorità bancaria di controllo il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta del 2018 potrebbe creare ulteriore pressione sul profilo di funding dell’istituto nei prossimi anni.
Nel 2018 Mps aveva giocato d’anticipo, riuscendo a collocare un’emissione di Tier2 da 750 milioni a inizio anno, mentre il tentativo successivo non era andato a buon fine dato il rendimento richiesto dal mercato, che secondo la banca rappresentava un costo eccessivo.
A Piazza Affari i titoli Mps sono in terreno leggermente positivo (+0,5% a 1,02 euro), facendo meglio dell’indice di settore (+0,2%).