Banca Finnat ha confermato la raccomandazione ‘buy’ sulle azioni LVenture, ritoccando il target price da 0,80 euro a 0,71 euro.
Un prezzo che implica un potenziale upside del 19,1% rispetto al prezzo di chiusura di ieri (0,596 euro).
LVenture focalizza gli investimenti in start-up digitali promettenti e sulla valorizzazione di quelle già presenti in portafoglio, al fine di realizzare ritorni di capitale da exit sempre più rilevanti. Nei prossimi quattro anni la società ha in pipeline diverse operazioni di uscita.
Per il 2019 Banca Finnat stima che possano essere concluse almeno due exit, mentre quelle più significative dovrebbero essere avviate nel 2020 e accelerare ulteriormente nel 2021.
La valutazione della società da parte della banca romana è basata su un approccio patrimoniale che considera le potenzialità di uscita dagli investimenti (start-up con almeno 12 mesi di vita), suddividendo il portafoglio in quattro classi principali con tassi di mortalità e multipli di uscita diversi, quali:
- Stars, con l’ipotesi di uscita ad un multiplo pari a 4x e un tasso di mortalità del 10%;
- High Potential, che ipotizza un multiplo di uscita pari a 3x e un tasso di mortalità del 20%;
- Investment Recovery, con l’ipotesi di uscita a un multiplo pari a 2x e un tasso di mortalità del 30%;
- Poor Performers, che ipotizza un multiplo di uscita pari a 1x e un tasso di mortalità del 50 per cento.
Il valore stimato delle exit è di 25,8 milioni.
Per quanto riguarda l’outlook, Banca Finnat prevede che i ricavi crescano da 3,4 milioni del 2018 a 6,1 milioni a fine 2022, mentre l’Ebitda dovrebbe raggiungere il break-even nel 2019 (da un deficit di 0,8 milioni del 2018), per poi salire fino a 705 mila euro nel 2022.
L’Ebit dovrebbe aumentare da 533 mila euro a 2,5 milioni, beneficiando delle crescenti rivalutazioni delle partecipazioni in portafoglio, mentre l’utile netto dovrebbe passare da 401 mila euro a 2,1 milioni a fine anno 2022.