Officina Stellare (Aim) – Un modello verticale per essere vincenti

Il gruppo vicentino è riconosciuto a livello internazionale nella New Space Economy ed offre le proprie competenze/prodotti ad aziende del settore attraverso rapporti di Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G), mentre lo sviluppo di beni e applicazioni commerciali sono offerti sul mercato (B2C) sotto il brand Officina Stellare.

In un’intervista rilasciata a Market Insight, Gino Bucciol, Chief Business Development Officer (CBDO) del gruppo, si è soffermato sugli “elementi strategici che contraddistinguono da sempre il business model dell’azienda: rispondere alle esigenze del mercato e alle necessità tecniche della ricerca più velocemente rispetto ai competitors, prevedendo e anticipando quello che il mondo scientifico chiederà nel futuro”.

Obiettivi che la società, prosegue Bucciol, “perseguirà sviluppando sempre più capacità specifiche di alto livello per poi offrirle ai clienti. Attività che si esplicita in modo evidente nell’ambito della ricerca avanzata, dove proponiamo all’utilizzatore finale l’intero percorso: dalla definizione dei requisiti della strumentazione fino alla sua messa in funzione della stessa”.

E questo, sottolinea il CBDO, “ci offre un vantaggio competitivo e ci contraddistingue all’interno del nostro panorama industriale di riferimento. Le innovazioni che abbiamo introdotto per primi sul mercato, come ad esempio l’uso di leghe speciali e l’impiego di materiali ultraleggeri accanto a soluzioni ottiche esclusive, rendono unici i nostri prodotti, che sono immediatamente identificabili anche per la cura dei particolari e del design, oltreché per la loro funzionalità”.

È doveroso poi rilevare come “il settore aerospaziale e di ricerca è sicuramente un mercato complesso, dove per avere successo nei grandi progetti servono capacità di alto livello in diversi ambiti ed è richiesta una struttura che permetta di interagire con una flessibilità e rapidità di azione che solo una costante produzione interna di know-how è in grado di soddisfare”.

Bucciol completa il suo ragionamento ricordando che “il know how prodotto internamente si coniuga con la capacità di poter gestire in house tutte le fasi di processo senza ricorrere alla Supply Chain esterna. E tutto ciò ha positivi riflessi sui margini societari”.

Ma c’è pure altro in quanto “il modello di business di Officina Stellare si è affermato sul mercato – come sottolinea Bucciol – grazie pure all’ampia versatilità di un gruppo capace di operare anche in ambiti molto diversi tra loro quali l’aerospace, le applicazioni ottiche da satellite, l’astronomia, e le comunicazioni laser e di difesa”.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Officina Stellare