Deutsche Bank sta lavorando a una profonda riorganizzazione societaria che comporterebbe la dismissione e/o il ridimensionamento delle attività di investment banking, in particolare di quelle relative al trading al di fuori dell’Europa, e la creazione di una bad bank da 50 miliardi di asset.
Lo riporta il Financial Times, il quale aggiunge che l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare con la presentazione della semestrale a fine luglio.
Nella bad bank confluiranno 50 miliardi di asset non-core, pari al 14% degli asset dell’istituto tedesco, di cui la maggior parte saranno strumenti derivati a lunga scadenza.
Le attività che saranno dismesse o fortemente ridimensionate sono il trading sull’equity e sui rates, mentre la banca continuerà ad operare tramite le divisioni di trading sul Fixed Income e sulle valute, nelle quali si dimostra ancora competitiva.
Secondo le dichiarazioni raccolte dal Financial Times, investitori e figure senior dell’istituto chiedono un cambiamento radicale per migliorare la profittabilità della banca e raggiungere l’obiettivo di Return on Tangible Equity del 4% per il 2019, anche se rimane inferiore rispetto ai competitor.
Secondo il quotidiano inglese, Deutsche Bank intendono cambiare strategia dando un maggiore peso al transaction banking e al wealth management.
Intorno alle 10:30 sul listino di Francoforte il titolo guadagna il 2,6% a 6,18 euro.