CFT ha comunicato che i fatti attualmente in oggetto di indagini da parte della Procura di Parma si riferiscono a fatti significativamente anteriori alla business combination con Glenalta e pertanto non hanno toccano la quotazione su Aim Italia e i programmi di sviluppo avviati dal gruppo.
Lo ha precisato la società dopo la notifica di un decreto di perquisizione e sequestro, in relazione alle ipotesi di reato contestate all’amministratore delegato e al presidente del CdA per gli esercizi dal 2013 al 2016.
La società, infine, ha offerto piena collaborazione alle autorità, confidando che l’indagine confermi la correttezza del proprio operato.