Health Italia – Crescere e innovare al servizio del benessere e della prevenzione

Health Italia archivia un 2018 all’insegna dello sviluppo nel rispetto del piano industriale 2018 – 2020 grazie a margini in progresso al di sopra del 30 per cento. Il fatturato 2018 è infatti balzato a 28,5 milioni (+32,27%), mentre l’Ebitda è sceso del 16,49% a 5,1 milioni poiché ha scontato l’incremento dei costi correlati alla modifica del perimetro. Costi i cui ritorni emergeranno nei prossimi trimestri come da piano.

Health Italia sta portando avanti un’importante percorso di crescita ponendosi obiettivi ambiziosi, ma compatibili. Tutto questo grazie alle iniziative predisposte dal top management che, dice il Presidente della società, ha “messo a punto un modello di business scalabile e focalizzato sulla protezione sanitaria, ma anche sull’erogazione di prestazioni sanitarie con strumenti di medicina a distanza nei centri della salute ‘Health Point’, dove vengono venduti anche i prodotti naturali nutraceutici e cosmeceutici di propria produzione”.

Iniziative, prosegue il presidente di Health Italia, “i cui effetti sono già evidenti nell’esercizio 2018, che ha visto ricavi cresciuti del 32,27% a 28,5 milioni, mentre l’Ebitda è sceso del 16,49% a 5,1 milioni per l’aumento dei costi di struttura correlati alle società controllate incluse nel perimetro di consolidamento quali Fingerlinks, Health Point ed Health Pharma, nonché per l’inserimento nel gruppo di nuove importanti figure manageriali”. 

Iniziative attuate nel rispetto del citato piano industriale 2018 – 2020 elaborato successivamente al processo di quotazione. Processo, ricorda Anzanello, “messo a punto per consentire una forte accelerazione alla crescita, al cui servizio sono stati indirizzati anche i 4,5 milioni rivenienti dall’approdo al listino del 9 febbraio 2017“. 

Iniziative, completa il Presidente,“di grande valore strategico, anche se i risultati non sono ancora stati compiutamente valorizzati dalla Borsa, ove il titolo sconta una certa volatilità, anche se le quotazioni attuali restano al di sopra del prezzo a cui sono state offerte agli investitori più di due anni fa: il prezzo attuale si aggira sui 5 euro e quindi superiore del 25% rispetto ai 4 euro del collocamento”. 

Roberto Anzanello, presidente di Health Italia, delinea le priorità strategiche  

“Perseguire nel percorso di crescita, anche per linee esterne, realizzando un modello diverso, più moderno, di protezione della salute fornendo i nostri prodotti e servizi in una logica di cross selling ai nostri quasi 400mila clienti”.

Roberto Anzanello, presidente di Health Italia

Sono queste le priorità strategiche delineate da Roberto Anzanello, presidente di Health Italia, che in questa intervista ci spiega come da sempre “ci siamo occupati di protezione sanitaria, promuovendo i prodotti di copertura sanitaria degli enti di sanità integrativa e gestendo i servizi degli assistiti di questi ultimi”.

Una base di partenza sulla quale “abbiamo costruito un modello di business solido e innovativo. Nel 2018 abbiamo allargato il perimetro di attività all’erogazione di prestazioni sanitarie realizzate con strumenti di medicina a distanza e poi abbiamo creato una rete di centri della salute ‘Health Point’ dove vengono venduti anche prodotti naturali nutraceutici e cosmeceutici di nostra produzione”.

Inoltre, proprio la settimana scorsa abbiamo deliberato un aumento di capitale da sottoporre all’Assemblea dei soci finalizzato ad acquisire la maggioranza di Cornelia Capital S.p.A., una holding di investimento, quotata al terzo mercato della borsa di Vienna, che opera in diversi settori di business tramite società operative attive in alcuni mercati altamente compatibili con il nostro modello di business.

L’operazione prevede, sulla base della valutazione redatta da un esperto indipendente, che tutti i soci Cornelia Capital S.p.A. potranno conferire fino ad un massimo del 90% della propria partecipazione, con una valutazione di €3,00 per ogni azione di Cornelia Capital S.p.A. ricevendo in cambio azioni di Health Italia con un valore pari a €6,00, ove quindi il conferimento di 2 azioni Cornelia Capital S.p.A. darà diritto a ricevere una azione Health Italia S.p.A.

Le sinergie potenziali tra le due strutture societarie ed i percorsi di business intrapresi, fanno quindi prevedere la realizzabilità di un sistema organizzato con più elevata possibilità di sviluppo e con evidenti riflessi positivi sui ricavi e sulla redditività.

Di fatto l’operazione consentirà ad entrambe le società coinvolte di operare lungo tre assi strategici:

  • sviluppo di una maggiore capacità di penetrazione commerciale;
  • integrazione di nuovi prodotti nel modello di business esistente;
  • ampliamento delle strutture di supporto in un’ottica di potenziamento dell’efficacia aziendale.

L’importanza del paradigma “soggetto sano – prevenzione” 

“È necessario trasmettere il concetto che esiste un modo diverso di approcciare il tema della salute e del benessere delle persone. Un modo diverso che noi abbiamo testato con successo in quanto – precisa Anzanello – abbiamo sviluppato un modello basato sul principio della prevenzione dei soggetti sani in luogo del paradigma esistente ad oggi che prevede più cure per i soggetti malati”.

Una consuetudine, aggiunge il presidente di Health Italia, “non più conforme allo stile di vita attuale ma radicata in 70 anni di storia, ove se la persona presenta un problema di salute si sottopone ad un esame prescritto dal medico, il quale, sul base del referto, indica successivamente la cura”.

Un approccio oggi modificabile in quanto, completa il Presidente, “il nostro modello prevede che le persone possano accedere più facilmente ad alcune misurazioni di tipo sanitario ed ai luoghi dove vengono effettuate. Noi operiamo in un’ottica di prevenzione volta alla riduzione del rischio sanitario per gli individui, con vantaggi anche per lo Stato in termini di minori risorse assorbite dalla sanità pubblica”.

Il business della sanità integrativa

Il nostro business storico, afferma il presidente, “è rappresentato dalla sanità integrativa intesa come protezione sanitaria erogata da enti specifici, come le società di mutuo soccorso nostre clienti che forniscono i sussidi che noi proponiamo a nostra volta a individui, famiglie, aziende, attraverso la nostra rete di oltre 3.100 promotori mutualistici.”

Più nello specifico, prosegue Roberto Anzanello, “in caso di necessità, una volta sottoscritta la protezione sanitaria, è possibile rivolgersi alla centrale salute per una prestazione sanitaria che potrà essere svolta in una delle oltre 3.500 strutture con cui siamo convenzionati”.

Un business, quello della sanità integrativa, sottolinea Anzanello, “ove noi vogliamo continuare ad essere  attori principali e che presenta ampi spazi di crescita con un mercato potenziale da 34 miliardi. Valore determinato dai 40 miliardi complessivamente spesi dagli italiani di tasca propria in cure sanitarie, al netto dei 6 miliardi intermediati dagli enti di sanità integrativa e dalle compagnie assicurative”.

“Gli Health Point sono strumenti per il benessere e prevenzione”

Nel 2018, afferma il presidente Anzanello, “Health Italia ha ampliato il proprio modello di business in una logica di redditività fornendo ai nostri clienti, ma non solo, la possibilità di sottoporsi a una serie di rilevazioni sanitarie direttamente all’interno della rete di negozi Health Point”.

Nello specifico, prosegue il presidente, “si tratta di rilevazioni diagnostiche di tipo elettronico realizzate con strumenti di medicina a distanza e senza prelievo di materiale organico. I campi interessati vanno dalla dermatologia, alla dietologia ma anche all’esame del Dna e ad altre valutazioni legate al benessere generale”.

E non è tutto in quanto, afferma Anzanello, “all’interno dei nostri Health Point, che sono attualmente 12 e che, secondo il piano industriale, dovrebbero raggiungere almeno quota 20 nel 2020, vendiamo anche prodotti naturali nutraceutici e cosmeceutici di nostra produzione”.

I conti del 2018 – balzo dei ricavi e crescita dell’utile 

Il 2018 si è chiuso con ricavi consolidati in progresso del 32,27% a 28,5 milioni grazie anche all’ampliamento del modello di business. La variazione di perimetro ha inoltre inciso sull’Ebitda, diminuito del 16,49% a 5,1 milioni “per effetto dell’aumento dei costi di struttura necessari per investire nelle società entrate nel perimetro di consolidamento per lo sviluppo delle loro attività, nonché per l’inserimento nel gruppo di nuove importanti figure manageriali e per l’incremento del personale fino a 137 unità”.

Profondamente diversa la dinamica dell’Ebit, più che raddoppiato a 4,1 milioni grazie a minori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (-77,5%) anche a seguito della transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.

I conti risentono poi dell’aumento del 15,8% a 1,9 milioni degli oneri diversi, anche se il conto economico si chiude con il ritorno all’utile, 1,2 milioni rispetto al passivo di 0,9 milioni del 2017.

Da rilevare infine la crescita di 6,3 milioni a quota 8,6 milioni dell’indebitamento finanziario netto su cui “si riflettono i richiamati costi sostenuti per lo start-up e lo sviluppo delle società neo-acquisite e controllate”.

Il Piano Industriale 2018 – 2020 

Il vertice del gruppo ribadisce la validità e congruità del piano industriale 2018-2020 approvato dal CdA a fine 2017. Documento dal quale si rileva un fatturato a 60 milioni per il 2010, con una crescita media annua del 45% rispetto al 2018.

L’Ebitda è invece stimato al di sopra dei 20 milioni, con una crescita media annua prossima al 100% nel triennio considerato grazie ad una redditività (ebitda/ricavi) prevista in significativa crescita e ben superiore al 30% entro il 2020 come si rileva dalla tabella sotto riportata.

I risultati attesi dal Piano Industriale, ricordano al quartier generale della Health Italia, “sono stati determinati stimando l’ulteriore consolidamento e sviluppo del business tradizionale, dell’incremento dei ricavi con la pianificata apertura nel triennio dei sopracitati almeno 20 Health Point e alla crescita del fatturato tramite l’integrazione del modello di business con l’introduzione di un completo modello di commercializzazione degli integratori naturali prodotti dalla controllata Health Pharma” e tramite nuove acquisizioni quale è stata quella di Cornelia Capital S.p.A.

Lo scenario dei prossimi 18 – 24 mesi

“Guardando ai prossimi 18 – 24 mesi lo scenario si conferma positivo alla luce delle prospettive di crescita sia nel business della protezione sanitaria che in quello delle prestazioni sanitarie erogate con gli strumenti della medicina a distanza e della commercializzazione dei prodotti nutraceutici”, afferma Anzanello.

In tal senso, aggiunge il presidente,“oltre all’integrazione del business effettuata nel 2018, sono state effettuate acquisizioni nel settore della nutraceutica e dei servizi alla persona ed è stata implementata una factory che ha consentito di progettare nuovi servizi e nuovi prodotti”.

Acquisizioni di realtà quali SBM ora Health Pharma, attiva in campo nutraceutico, e  Stemway Biotech, focalizzata sui servizi connessi alla conservazione delle cellule staminali e sui test genetici predittivi.

E prosegue “Il business tradizionale della sanità integrativa, si rivolge, come già accennato, ad un mercato potenziale da 34 miliardi. Potenzialità che potremo sfruttare appieno grazie alla nostra rete di 3.100 promotori mutualistici e a quell’unicità che contraddistingue in Italia il nostro modello dedicato alla salute”.

“Nel campo delle prestazioni sanitarie e dei prodotti naturali, fattori determinanti saranno inoltre la nostra capacità di espandere la nostra rete di Health Point e di proporre alla clientela i prodotti naturali della migliore qualità”. 

Borsa – Un titolo ancora sottovalutato

Il titolo Health Italia ha lasciato sul terreno da inizio anno circa il 15 per cento, sottoperformando il Ftse Aim Italia che, nello stesso periodo, ha registrato un rialzo intorno al 6 per cento. Questo anche se i prezzi attuali restano al di sopra del 25% rispetto al prezzo di collocamento del febbraio 2017.

Una performance che non sembra premiare ancora adeguatamente le strategie e le iniziative intraprese dal gruppo che hanno permesso la creazione di un modello di business unico in Italia dedicato al benessere e alla salute.

Un modello che affianca al business della sanità integrativa, l’erogazione di prestazioni sanitarie all’avanguardia attraverso gli innovativi strumenti della medicina a distanza, e la vendita di prodotti naturali di tipo nutraceutico e cosmeceutico di propria produzione.

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