Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,3%, facendo meglio sia del corrispondente indice europeo (+0,1%) sia del Ftse Mib (+1,2%).
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava il tasso sul Bund si è attesta a -26 centesimi mentre il Btp è sceso al 2,32%, con lo spread fra il decennale italiano e quello tedesco diminuito a 258 punti base.
Il tutto a seguito della riunione dell’Eurogruppo, che ha confermato il parere della Commissione Europea in merito alla procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia misure per rispettare le regole.
Tra le società a maggiore capitalizzazione, in testa Enel (+3%). Gli acquisti sul titolo hanno beneficiato anche dell’avvio di copertura da parte degli analisti di J.P. Morgan che hanno espresso un giudizio “Overweight” e target price a dicembre 2020 a 6,50 euro.
Enel X ha siglato un accordo con FCA per lo sviluppo di nuove soluzioni di e-mobility per promuovere l’adozione dei veicoli elettrici.
La medesima divisione ha siglato un accordo con il Governatorato dello Stato Città del Vaticano, per la fornitura di 20 punti di ricarica elettrica, e ha stretto una partnership con Panasonic Solar per la commercializzazione di soluzioni di generazione domestica e aziendale da fonti rinnovabili ad alta.
La business unit Enel Green Power ha completato i lavori di espansione da 29,4 MW dell’impianto eolico Delfina, in Brasile, mentre in Spagna ha iniziato la costruzione del parco eolico di Ampliación Los Llanos, con una capacità di 20 MW.
Infine la controllata Enel Russia si è aggiudicata un nuovo impianto eolico da 71,25 MW, a seguito dell’asta pubblica 2019 per le rinnovabili indetta dal governo russo.
Acquisti anche su Terna (+0,5%). La società ha siglato con il Comune di Matera un protocollo d’intesa per la razionalizzazione della rete elettrica comunale.
Snam ha riportato una flessione dello 0,2 per cento. La società ha sottoscritto con la BEI un contratto di prestito di 25 milioni per la realizzazione di progetti rivolti alla mobilità sostenibile a gas naturale e biometano per mezzi leggeri e pesanti.
In flessione anche A2A (-0,2%).
Il Consiglio di Stato infatti ha definitivamente accolto l’istanza proposta da Unareti, controllata al 100% da A2A, impedendo a 2i Rete Gas di accedere agli della gara del Comune di Milano per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione gas naturale nell’ambito territoriale di Milano 1 città e impianto di Milano.
Italgas cede lo 0,3 per cento. Il Cda ha approvato il nuovo piano strategico 2019-2025 . Il piano prevede investimenti complessivi per 4,5 miliardi (+12,5% rispetto al piano precedente), ed stata confermata la politica la politica dei dividendi.
Hera (-0,5%) ha sottoscritto con Open Fiber un accordo ventennale che permetterà a Open Fiber di collegarsi all’infrastruttura esistente di Acantho, la società di telecomunicazioni e digital company del Gruppo Hera, per favorire lo sviluppo dei servizi a banda ultra larga.
Tra le Mid, exploit di Falck Renewables (+8,8%), seguita da Erg (+3,6%).
Tra le Small, acquisti su Edison (+1,1%). L’Ad Marc Benayoun ha ricevuto il Trophée Protection de l’Environnement della CCI France Italie Camera di Commercio per il progetto di rifacimento con miglioramento ambientale della centrale termoelettrica Marghera Levante a Mestre (VE).
TerniEnergia riporta una flessione dello 0,8 per cento. La società umbra ha trasferito a un primario Consorzio nazionale un contratto di efficienza energetica realizzato in Toscana con la formula del project financing.
L’accordo prevede l’assunzione da parte del Consorzio dei debiti finanziari legati agli impianti (contratti di leasing e fornitura di energia elettrica) per 0,5 milioni circa.
La controllata Softeco Sismat ha ottenuto dalla Commissione Europea il rinnovo contrattuale per il proseguimento dei servizi relativi al progetto ECCAIRS, sistema per l’analisi dell’incidentalità nei trasporti sviluppato dalla stessa Softeco Sismat.
In coda Alerion Clean Power, che lascia sul terreno il 2,6 per cento.
A maggio 2019 la domanda di elettricità in Italia è stata di 25,2 miliardi di kWh, in flessione del 3% rispetto allo stesso mese del 2018. Un dato che ha risentito, a parità di giorni lavorativi (22 giorni), di una temperatura media mensile inferiore di ben circa 3,6°C rispetto a maggio 2018.
La produzione nazionale netta (22,3 miliardi di kWh) è diminuita del 2,7% rispetto a maggio 2018.