La Commissione europea ha approvato due norme relative agli aiuti di Stato: il decreto sulle rinnnovabili, FER1, e il capacity market.
Soddisfazione è stata espressa dal Sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico, Davide Crippa, che ha dichiarato che “la risposta positiva della Commissione rappresenta un passo importante nello sviluppo delle rinnovabili e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti con il Piano Nazionale Energia Clima”.
Nello specifico, relativamente al decreto FER1 la Commissione europea ha approvato il regime di sostegno di 5,4 miliardi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili previsto dall’Italia, giudicandolo compatibile con le norme europee in materia di aiuti di Stato.
Il regime sarà applicabile fino al 2021 e sosterrà l’Italia nel raggiungimento degli obiettivi in ambito energie rinnovabili, senza distorsioni della concorrenza.
Dopo la firma del decreto da parte del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Ambiente, il GSE definirà i meccanismi di accesso agli incentivi che verranno erogati sotto forma di premio che si aggiunge al prezzo di mercato.
Un premio che non può superare la differenza tra il costo medio di produzione di ciascuna tecnologia rinnovabile e il prezzo di mercato.
E’ stato stabilito anche un meccanismo di recupero. Nel caso in cui il prezzo di mercato sia superiore al costo medio di produzione per ciascuna tecnologia rinnovabile, gli impianti selezionati non riceveranno più un premio e dovranno invece restituire alle autorità italiane le entrate supplementari.
Per i progetti superiori a 1 MW il premio sarà fissato attraverso una procedura di gara d’appalto aperta a tutti i tipi di impianti, indipendentemente dalla tecnologia rinnovabile utilizzata. I progetti più piccoli saranno selezionati sulla base di una combinazione di criteri ambientali ed economici.
Sul fronte del capacity market, che garantisce l’adeguatezza del sistema elettrico nel medio lungo periodo in relazione al phase out dal carbone programmato entro il 2025, la Commissione ha approvato le modifiche proposte dal Governo italiano.
Nel dettaglio, ha introdotto rigorosi limiti di emissione di CO2 per la regolazione della capacità, valutando la misura idonea a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e ad aumentare il livello di tutela ambientale senza distorsioni sulla concorrenza nel mercato unico.
Il governo autorizzerà a partecipare alla prima asta con il nuovo meccanismo, prevista per fine anno, solo i fornitori di capacità che rispettano rigorosi limiti di emissione di CO2, definiti nel regolamento sull’energia elettrica di recente adozione.