CFT ha risposto con una nota alle richieste degli investitori in merito all’andamento del titolo nella seduta di ieri e alla notifica di un decreto di perquisizione e sequestro di documentazione al Presidente Roberto Catelli e all’Amministratore Delegato Alessandro Merusi.
“Siamo confidenti che le indagini in corso dimostreranno la correttezza e la buona fede del nostro operato avendo sempre gestito la società, anche precedentemente alla quotazione sul mercato Aim Italia, secondo principi di massima correttezza e trasparenza verso tutti gli stakeholder”, hanno commentato Catelli e Merusi.
Le indagini, precisano da CFT, sono ancora in una fase preliminare e pertanto non è possibile valutare l’importo di un’eventuale contestazione.
Il management confida che le contestazioni in questione non potranno minare i solidi fondamentali del gruppo, confermando le linee guida e i target previsti dal piano di crescita.
“Rimaniamo assolutamente convinti del valore del progetto industriale del gruppo CFT di cui siamo i primi azionisti e come già fatto nelle ultime settimane, se ci saranno le condizioni e nel rispetto comunque della normativa vigente, proseguiremo ad acquisire sul mercato titoli della nostra società” hanno concluso i due dirigenti.