Ubi sarebbe al lavoro per scegliere un unico interlocutore con cui instaurare una collaborazione nella bancassurance nei prossimi anni e, a questo scopo, avrebbe affidato a Kpmg l’incarico per individuarlo.
Ad oggi la banca lombarda ha in essere due partnership, una con Cattolica e una con Aviva, ma entrambe scadranno nel 2020.
Per questa ragione, secondo rumor di stampa, Ubi avrebbe colto l’occasione del rinnovo per ripensare strategicamente al migliore assetto possibile in un settore strategico come quello della bancassurance. Un ragionamento che implica anche la raccolta di offerte anche da parte di nuovi soggetti. Proprio in questi giorni starebbero arrivando le prime proposte non vincolanti il cui termine di presentazione sarebbe fissato per fine mese.
Al momento ne sarebbero arrivate sei, di cui quattro da assicuratori esteri e due da italiani, incluse le stesse Aviva e Cattolica. Il valore del deal potrebbe aggirarsi attorno ai 600-700 milioni, come avvenuto per Banco Bpm.
Per Cattolica mantenere il proficuo rapporto con Ubi, magari allargandolo con un rapporto di esclusiva, appare strategico. Per questo, secondo le indiscrezioni di stampa, potrebbe decidere di raccogliere nuovo capitale, se le risorse di cui dispone non dovessero rivelarsi capienti per un’offerta competitiva.
Intorno alle 10:00 a Piazza Affari le azioni Ubi segnano un ribasso dell’1,5% a 2,26 euro, mentre l’indice di settore scende dello 0,6 per cento. Il titolo Cattolica lascia sul terreno il 2,2% a 7,83 euro.